La sosta selvaggia è una delle piaghe del centro storico e per scongiurarla non bastano più le multe dei vigili urbani, per quanto salate. Per complicare le acrobazie degli automobilisti indisciplinati il I Municipio lavora a un nuovo espediente: una rete di videocamere smart, pronte a immortalare le targhe, tutelando al tempo stesso la privacy dei conducenti coprendone automaticamente i volti.
Il progetto è in discussione tra i consiglieri del centro e la risoluzione che per obiettivo ha l’installazione di “telecamere per il rilevamento automatico di veicoli in sosta irregolare nelle principali piazze e arterie del municipio I” è già stata presentata. Il documento sarà discusso nelle prossime settimane all’interno di una commissione congiunta Lavori pubblici-Mobilità e Bilancio- Innovazione tecnologica, alla presenza dei comandanti dei vigili urbani del centro storico e di Prati.
L’intenzione è chiara: fare la guerra a chi si parcheggia in doppia e tripla fila, sui marciapiedi, in sosta vietata, sui passi carrabili, sulle strisce gialle dei disabili, nelle piazze storiche che si trasformano in parcheggi abusivi a cielo aperto. E qui entrano in gioco le telecamere, pronte, secondo la risoluzione, a fotografare le targhe a tutte le ore, a partire da quelle dei mezzi in sosta selvaggia nelle zone più colpite: piazza della Maddalena, piazza della Rotonda, piazza del Gesù, piazza di Pietra, corso Vittorio Emanuele, via di Ripetta, via del Babuino, via Cola di Rienzo, via Cavour, viale Trastevere, via Merulana, via dei Serpenti.
« Concretamente chiediamo di acquistare un software per il riconoscimento delle targhe dei veicoli: nulla di complicato, perché ce ne sono tantissimi sul mercato e tanti Comuni che se ne stanno dotando. A chi replica parlando di privacy rispondo che le tecnologie esistenti sono talmente avanzate che sono in grado di coprire il viso delle persone e di evidenziare soltanto le targhe » . Si tratterebbe, cioè, di «rivoluzionare il sistema sanzionatorio romano » rafforzando le azioni quotidiane della polizia municipale e di strumenti come Cerbero, la telecamera mobile installata sul tettuccio delle auto di servizio in grado di osservare, catturare e segnalare ai pizzardoni di pattuglia le anomalie riscontrate in corsa.
Con l’atto sulle videocamere smart, infine, si chiede di reinvestire i proventi derivanti dalle multe per «potenziare i controlli, migliorare la segnaletica stradale e aumentare la qualità della mobilità urbana del municipio I » . Infine, l’ultima richiesta: valutare di estendere il sistema al resto della città, iniziando dalle zone dove la sosta selvaggia è purtroppo ormai normalità.
fonte: Repubblica