Un nuovo tram tra piazza Mancini e la stazione di Vigna Clara. Un altro da Anagnina a Torre Angela. E un terzo per prolungare fino all’area della Banca d’Italia sull’A1, in zona Tor Vergata, l’attuale progetto di trasformazione della Termini- Giardinetti in una tranvia diretta fino alla seconda università pubblica romana.

Roma sui nuovi tram non si ferma: mentre sta per accelerare il cantiere, già aperto, della nuova linea Togliatti e si stanno per aprire, nei prossimi mesi, anche i lavori della prima parte della Tva e della “ linea” Verano- Tiburtina, la giunta comunale ha approvato altri tre progetti di fattibilità economico- finanziaria per altrettante nuove tranvie. A cui bisogna aggiungere il via libera, arrivato a dicembre, ad un quarto progetto di fattibilità economico- finanziaria per il tram tra la stazione Tiburtina e Ponte Mammolo.

Si parla dunque di quattro nuove tranvie, per ora solo sulla carta, che però dovranno essere finanziate, il prima possibile. Il Campidoglio è a caccia di risorse e per questo motivo pensa di inserirle nel pacchetto di opere da presentare al ministero dei Trasporti in vista del prossimo bando per il finanziamento del trasporto rapido di massa. Roma, inizialmente, voleva partecipare chiedendo fondi a favore del nuovo segnalamento della linea B. Ma la decisione di finanziare l’opera con risorse comunali, integrando quest’ultime con una richiesta di finanziamento alla Banca europea per gli investimenti, libera margini di richieste al Mit.

Complessivamente le tre tranvie approvate la settimana scorsa costano ben oltre mezzo miliardo di euro. La linea Anagnina- Torre Angela, pensata per creare un ulteriore collegamento tra linea A e linea C, costa circa 410 milioni, la Piazza Mancini- Vigna Clara 130, e il prolungamento della Termini- Tor Vergata 48. A tutto ciò vanno poi aggiunti i 123 della Tiburtina-Ponte Mammolo, per un totale di poco meno di 700 milioni di euro.

« Sul fronte dei tram — commenta l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè — lavoriamo molto sulle periferie. Per renderle sempre più connesse alla rete del ferro. Basti pensare al fatto che nessuno aveva mai immaginato di portare un tram fino alla zona della Banca d’Italia sull’A1, oltre il Gra. Ci sono poi le linee a Torre Angela o Anagnina mentre con la Piazza Mancini-Vigna Clara colleghiamo le ferrovie ai tram e creiamo un grande nodo di scambio con il 2, rendendo più accessibili poli attrattivi come l’Auditorium o il Flaminio. Ma non è tutto, perché entro gennaio vogliamo approvare in giunta anche l’ultimo dei progetti tranviari del futuro: una linea che partendo dalla stazione Trastevere arriverà fino al Laurentino passando sulla Marconi e per l’Ardeatino. Così porteremo al Mit un pacchetto di 5 tram».

Fonte: Repubblica