I black points, cioè i punti pericolosi individuati in base alle statistiche sono 175. Classificati grazie al lavoro congiunto dell’Assessorato alla Mobilità, del Dipartimento Trasporti e mobilità sostenibile e di Roma Servizi per la Mobilità. Gli interventi sono iniziati già da diverso tempo e alcuni degli ormai ex punti pericolosi sono stati messi in sicurezza. E’ il caso dell’incrocio tra via Nomentana e via Zara e di quello tra via Cardinal Pacca e via San Pio V.

Su altri (la prima fase prevede l’intervento in 75 punti) si inizierà a breve. Ogni luogo ha e avrà le sue caratteristiche specifiche per i lavori di messa in sicurezza. Ma alcune sono comuni:
– migliore definizione delle traiettorie; possibile calibrazione dell’area di
incrocio (per lo più con segnaletica e minime opere fisiche);
– controllo e riduzione delle velocità: nuova segnaletica orizzontale/verticale/luminosa;
– riorganizzazione infrastrutturale leggera dell’intersezione (riprofilatura cigli e cordoli spartitraffico; rimodulazione e messa in sicurezza spazi e percorsi/attraversamenti pedonali, ottimizzazione spazi di sosta e
visibilità);
– ottimizzazione delle manovre e della regolazione semaforica;
– revisione/modifica delle discipline di circolazione;
– completa riconfigurazione infrastrutturale pesante dell’intersezione
– realizzazione (sottopassi/rotatorie/rampe); tipologia G: specifico impiego di soluzioni tecnologiche (per controllo passaggio con il rosso e rispetto dei limiti di velocità).
INTERVENTO VIA NOMENTANA-VIA ZARA

Il primo intervento realizzato ha permesso la messa in sicurezza di tre incroci. In passato balzati tristemente agli onori delle cronache:

– via Nomentana-Corso Trieste-via Lazzaro Spallanzani;
– via Nomentana-via Zara;
– Corso Trieste-via Zara-via Alessandria

La necessità di intervenire era tutta in questi numeri:
22 incidenti in 10 anni, 13 feriti e una vittima; il 60% dei sinistri aveva causato danni alle persone con due pedoni coinvolti. Un costo sociale medio annuo che ammontava a 800mila euro. Cifre eloquenti. Frutto dell’infrazione da brividi che veniva effettuata dai veicoli (non da tutti, per fortuna) prima dei lavori. Con la svolta vietata, a sinistra, da via Nomentana verso Corso Trieste. Una manovra da pazzi che metteva a repentaglio i veicoli in transito su via Nomentana e gli attraversamenti pedonali.
Ma è il passato. I lavori hanno permesso l’adeguamento della segnaletica stradale e l’istituzione di segnali dedicati alle svolte a sinistra dalle corsie laterali di via Nomentana. In particolare in direzione Porta Pia è ora possibile svoltare a destra su via Zara e da qui su Corso Trieste per immettersi su via Lazzaro
Spallanzani. In direzione opposta ora si può svoltare a destra su via Francesco Redi, a sinistra su via Bartolomeo Eustachio e da qui su via Lazzaro Spallanzani per immettersi su Corso Trieste.

All’incrocio tra via Nomentana e via Zara, sono state rese di fatto impossibili manovre azzardate e pericolose. I lavori hanno previsto:
– il rifacimento della segnaletica orizzontale;
– la chiusura del varco sulle isole spartitraffico (che lasciava spazio a infrazioni)
e la riconfigurazione dell’attraversamento pedonale semaforizzato;
– la realizzazione di scivoli sui marciapiedi laterali con l’abbattimento delle
barriere architettoniche.
Su via Nomentana, in corrispondenza di via Zara, sono stati ampliati i marciapiedi laterali per impedire la sosta illegale in corrispondenza dell’incrocio ed è stata realizzata una nuova isola di protezione dell’attraversamento
pedonale.
Tra Corso Trieste, via Zara e via Alessandria sono stati ampliati i marciapiedi esistenti per indietreggiare le auto in sosta e aumentare la visibilità. I marciapiedi sono stati protetti da barriere parapedonali per impedire la sosta illegale.