Il nuovo tram Termini- Vaticano- Aurelio, più noto come Tva, fermerà la sua corsa a piazza Venezia. Lascerà il suo originario percorso diretto verso Termini all’altezza dell’area sacra di largo Argentina e si aggancerà ai binari esistenti che arrivano fino ai piedi dell’Altare della Patria, dove già oggi ha sede il capolinea della tranvia 8. E l’ultimo tratto su via Nazionale fino a piazza dei Cinquecento? Non è stato cancellato, ma se ne parlerà più avanti.
I lavori della futura tranvia che taglierà il centro di Roma saranno attivati tra pochi mesi. I nuovi tram rosso pompeiano entro la metà del 2026 sfioreranno i pini di villa Carpegna e poi, dopo la discesa di via Gregorio VII, in sede protetta, sferraglieranno non troppo lontani dalla cupola di San Pietro. Per arrivarci, però, era, necessario partire trovando un punto di caduta sul progetto, che sarà realizzato per più lotti ma che, dal punto di vista amministrativo, non poteva restare nell’indeterminatezza, dovendo avere un principio e una fine. La tratta fino a Termini non è ancora definitiva dal punto di vista progettuale. Così ieri a parlare del nuovo percorso sono stati la commissaria straordinaria di Governo per le metropolitane e i tram di Roma, Maria Lucia Conti, e l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè.
«Avevamo bisogno di un indirizzo certo e per questo abbiamo chiesto una memoria alla giunta per poter proseguire il tram connettendolo alla tranvia 8» ha spiegato proprio Conti che ha ricevuto poi una risposta indiretta da Patanè. «I lavori del tram Tva — ha ricordato quest’ultimo — partiranno da nord, da Giureconsulti, e con i fondi Pnrr si arriverà fino a largo Micara entro giugno 2026, dove sarà realizzato un deposito temporaneo. La Conferenza dei servizi che si è chiusa a febbraio prevede comunque di cantierizzare la tratta Giureconsulti-Cavalleggeri che sarà in servizio entro la fine della consiliatura (entro quindii primi mesi del 2027, ndr) con 4/6 nuovi convogli. Mentre concluderemo questa prima parte andremo avanti con la progettazione definitiva ed esecutiva del secondo tratto, tra Cavalleggeri e largo Argentina, fino ai binari dell’8. E questo sarà oggetto di una memoria giunta la prossima settimana con cui chiederemo alla commissaria che si preveda un attacco della linea Tva anche alla tranvia 8».
Al dipartimento Mobilità nessuno parla di uno uno stop al tratto fino a Termini. Ma l’ipotesi di un capolinea lì dove, tra 7/ 8 anni sarà aperta la stazione della linea C, consente di avviare i lavori della Tva dando un valore trasportistico alternativo a quello rappresentato dall’arrivo a Termini. E almeno per un po’ di tempo andrà così.
Intanto, per lavori che stanno per iniziare, altri, sempre in ambito tranviario, sono appena partiti. Sempre ieri Patanè ha ricordato che « si è conclusa la parte dei sondaggi, delle bonifiche e delle verifiche propedeutiche, anche sul cavalcavia dell’A24», del nuovo tram Togliatti, la futura linea 10. «Abbiamo avviato la cantierizzazione vera e propria dal 3 di marzo da ponte Mammolo a via Alberini con l’idea di lavorare progressivamente e in parallelo su 5 fasi di cantiere per finire i lavori nelle scadenze del Pnrr — ha poi aggiunto — Crediamo che 15 mesi siano sufficienti: parliamo di un’opera semplice, praticamente tutta in sede dedicata che poi sarà servita da 10 tram che arriveranno, anche questi, entro l’estate del prossimo anno».
Resta, infine, anche il tram Verano- Tiburtina. « Abbiamo appena aggiudicato la gara — ha concluso Patanè — ormai siamo in discesa per la realizzazione materiale dell’opera».
fonte: Repubblica