I primi 80 varchi sono stati già installati e hanno persino iniziato a raccogliere i dati sul traffico. Ma continueranno a registrare targhe a fari spenti almeno per tutto il 2025 e il 2026. Perché almeno per il prossimo anno e mezzo (abbondante) non si parlerà più della nuova Ztl verde. E con tutta probabilità ogni discorso sull’adozione del provvedimento delle polemiche verrà rinviato dopo la conclusione delle prossime elezioni comunali, fissate per la primavera del 2027.
Tutto è partito dall’adozione da parte della Regione del nuovo Piano di risanamento della qualità dell’aria. Una delibera che si limita a inasprire i divieti sulla circolazione dei veicoli più inquinanti dal primo novembre al 31 marzo, imponendo lo stop ai motori diesel euro 5 e benzina euro 2.
Il piano della Regione — già multata dall’Europa per gli sforamenti dei livelli di No2 e Pm10 anche per colpa di Roma — prevede che sia il Campidoglio a “stabilire una differente applicazione delle limitazioni della circolazione previste, all’interno del proprio ambito territoriale di competenza, sia rispetto alla categoria di classe ambientale dei veicoli, sia rispetto al periodo e alle zone del territorio comunale oggetto delle limitazioni”. Come? Non importa. Basta che venga garantito un abbassamento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
Il Comune pare intenzionato a confermare i divieti già esistenti, senza costringere i romani che guidano auto datate a cambiare macchina. Il Campidoglio lavorerà sui riscaldamenti domestici e sul contrasto alle isole di calore per rientrare nei parametri. Ma non sembra intenzionato ad applicare in nessun modo il sistema del move-in alla milanese, con accessi limitati all’area centrale e a pagamento in caso di sforamento del numero di ingressi concessi a ogni singola vettura. E non pare intenzionato nemmeno ad accendere i nuovi varchi della Ztl verde che per ora lavorano in silenzio.
I numeri raccolti fin qui sono meno drammatici del previsto: se la nuova zona a traffico limitato diventasse realtà oggi, rimarrebbe fuori dal suo perimetro l’ 1,9% delle auto che ogni giorno si infilano nel traffico infernale dell’Urbe. La decisione, come spiegano dalla Regione, spetta comunque al Comune. Con la giunta Rocca che si troverebbe poi a dover recepire con un ulteriore atto la decisione del Campidoglio.
Fonte: Repubblica