Sotto la Colonna Traiana. E poi attorno agli scavi che dividono via dei Fori Imperiali da palazzo Valentini, sede della prefettura e del consiglio della Città Metropolitana. Il parcheggio più centrale della capitale, a due passi da piazza Venezia e ad altrettanti dal Campidoglio, è destinato a sparire. Così ha deciso il Comune, con una memoria firmata dall’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, immediatamente condivisa con il resto della giunta Gualtieri. Il messaggio è chiaro: stop alle auto, basta con quella distesa di lamiere con vista sulla storia di Roma. Tanto più che l’area è già in parte pedonale. E che l’intervento promette di fare da apripista a una riorganizzazione complessiva della mobilità del centro.

“In attesa della verifica per l’adozione di provvedimenti di ampliamento delle aree pedonali a ridosso dei Fori Imperiali — si legge nella memoria — in considerazione della notevole presenza di cittadini romani e turisti nell’area interessata, è ritenuto di primaria necessità adottare un provvedimento che preveda il divieto di fermata su tutta la piazza, salvaguardando gli stalli dedicati ai veicoli degli utenti diversamente abili”. Resteranno soltanto i parcheggi gialli. addio a tutti gli altri “al fine di valorizzare sotto il profilo paesaggistico- storico e architettonico il sito del Foro di Traiano”.

La battaglia per lo sgombero delle auto in centro storico continuerà anche in piazza della Bocca della Verità. Anche da lì, presto spariranno le macchine.

Il progetto del Comune è quello di realizzare 77 isole ambientali. Nuovi spazi vietati al traffico a partire proprio dal Municipio I. Il tour delle pedonalizzazioni parte da via dei Banchi Nuovi, prosegue per via del Governo Vecchio con un inchino a Pasquino, la più importante delle sei statue parlanti della città, e poi prosegue lungo via Giuliae via del Portico d’Ottavia.
Gli ultimi due interventi riguardano rispettivamente il tratto della passeggiata che passa davanti all’ingresso del liceo Virgilio e la strada centrale del quartiere ebraico: considerata la delicatezza della questione, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico, è già stato avviato un dialogo con le forze dell’ordine.
Sciolti gli ultimi nodi, anche qui sarà pedonalizzazione per “ innalzare i livelli di sicurezza pedonale e recuperare un eleveato livello di vivibilità e fruibilità degli spazi”. Proprio come prevedevano le linee programmatiche presentate in consiglio comunale dal sindaco Roberto Gualtieri subito dopo le ultime elezioni. Uno dei capitoli dedicati ai trasporti si intitolava così: “Una città dove è facile muoversi”. In questo caso, guardando al salotto dell’Urbe, senzamacchine.