Diversi ascensori chiusi. E scale mobili in disarmo. Eppure, anche tanti interventi di riqualificazione in corso nelle stazioni. Qual è la verità all’interno delle metropolitane romane? Secondo Alberto Zorzan, «sono fermi 41 impianti su 589».

«Su ascensori e scale mobili siamo in una condizione nettamente migliore rispetto a tre anni fa, quando avevamo un dato del 73% di disponibilità. Oggi siamo al 95%. La manutenzione è affidata a tre aziende esterne, una per ogni linea. E questo facilita anche il lavoro che si fa per la scorta dei ricambi».

«Al momento abbiamo 17 impianti in manutenzione ordinaria, ma questo è un numero fisiologico. Avere circa 5 impianti per ogni linea fermi per manutenzione ogni giorno è un numero assolutamente nella media. Ce ne sono poi 6 che sono in revisione generale e 13 dove sono in corso cantieri in vista della sostituzione per fine vita degli impianti stessi. Infine ne abbiamo altri 5, purtroppo tutti concentrati alla stazione Libia, fermi per un problema di infiltrazioni esterne, sin dall’origine della realizzazione, per il quale confidiamo finalmente di aver trovato una soluzione. Quindi, in totale, contiamo una quarantina tra ascensori e scale mobili fermi o in lavorazione, più altri 18 pronti alla riapertura, su cui siamo già intervenuti e per i quali manca solo il via libera degli enti esterni di controllo. Questo su un totale di 589, sulle tre linee».

«Abbiamo un grosso progetto che riguarda principalmente la linea B:qui saranno sostituiti 55 impianti arrivati a fine di vita tecnica, concentrati soprattutto nelle stazioni di Piramide, Magliana, San Paolo ma anche Colosseo: 20 ascensori e 35 scale mobili. La maggior parte di questi sono tuttora funzionanti perché la scadenza non è ancora intervenuta, altri no e rientrano nei numeri che abbiamo dato poco fa. Le lavorazioni dureranno circa un paio di mesi per cantiere. Per queste attività di rinnovo Atac sta impiegando un finanziamento di 19 milioni. Si tratta del primo intervento di rinnovo dalla loro messa in esercizio originaria».

«Ogni 5 anni è programmata una revisione speciale, ogni 10 una revisione generale e ogni 30 anni l’impianto va sostituito integralmente per fine vita tecnica».

Fonte: Repubblica