Una proroga di un anno che servirà a non avere né vincitori né vinti. A pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova “Fascia Verde”, in programma il 1° novembre, si apre uno spiraglio d’accordo tra Roma Capitale e la Regione Lazio. Da una parte c’è la Pisana, alla quale la Corte di giustizia europea ha da tempo emanato condanne per sforamento dei valori d’inquinamento dell’aria. Dall’altra c’è il Campidoglio, che ha recepito le norme sulla qualità dell’aria approvate dalla Regione Lazio nell’ottobre del 2022, comprese quella sulle limitazioni alla circolazione nella Capitale. In mezzo ci sono i cittadini che, ancora oggi, non sanno se le loro automobili potranno ancora circolare.
“Martedì sera abbiamo ricevuto la proposta dal Comune di Roma e ora i tecnici della Regione la stanno esaminando”. Queste le parole del governatore del Lazio Francesco Rocca il quale ha anche confermato come le proposte di modifica di Roma siano arrivate, protocollate, a Palazzo Senatorio. Adesso scatta, quindi, una vera e propria corsa contro il tempo per disinnescare, per quanto possibile, le nuove norme in vigore dal 1° novembre. “Si tratta di mantenere in equilibrio dei valori, non è una decisione politica” ha aggiunto Rocca. Uno scontro tra il governatore del Lazio e Gualtieri, del resto, non gioverebbe a nessuno dei due.
Rinvio per i diesel euro 4
Secondo le indiscrezioni raccolte, che nelle ultime ore sono divenute praticamente una certezza, si procederà con la deroga di un anno per le circa 150mila vetture diesel euro 4 che, invece, stando al progetto originale, si sarebbero dovute fermare. Questo, però, comporta la necessità di abbassare i livelli di inquinamento da qualche altra parte. Proprio in queste ore, i tecnici del Lazio ed Arpa Lazio stanno studiando le modifiche proposte per capire, soprattutto, se saranno in grado di soddisfare gli stringenti parametri europei sulla qualità dell’aria.
Accensione dei varchi
Visto che la proroga per i diesel euro 4 è ormai scontata, rimane però il nodo dell’accensione dei varchi che limiteranno gli accessi alla fascia verde. Da quanto apprende RomaToday, l’intenzione dell’amministrazione capitolina è quella di farli scattare, come previsto, dal 1° novembre. Da fonti interne al consiglio capitolino, però, si starebbe anche vagliando uno stop all’accensione dei varchi per un periodo di tempo non meglio definito. Molto dipenderà dalle tempestiche e, soprattutto, da quando arriverà la risposta della Regione Lazio in merito alle modifiche presentate dal Campidoglio.
Cosa prevede il piano
Il piano approvato a novembre 2022 dal Campidoglio prevede una stretta per i veicoli a gasolio euro 3 oltre alle già bandite auto a benzina e diesel pre-euro 1, euro 1 ed euro 2 (oltre ai ciclomotori e motoveicoli alimentati a benzina pre-Euro 1 ed euro 1 e a gasolio pre-Euro 1, euro 1 ed euro 2).
Dal primo novembre 2023 ci sarebbe, condizionale ormai d’obbligo, il divieto di accesso alla Fascia Verde che sarà esteso alle auto alimentate a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7.30-20.30, ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30-20.30 e ai ciclomotori e motoveicoli alimentati a gasolio euro 3. Dal primo novembre 2024 lo stop riguarderà (sempre da lunedì al sabato) anche le auto a benzina euro 3 e ai diesel euro 5 nella fascia oraria 7.30-20.30, cui si aggiungono i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 5 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30-20.30.
Il provvedimento conferma poi che sempre nello stesso periodo – dal primo novembre al 31 marzo di ogni anno – per almeno quattro domeniche tutti i veicoli dotati di motore endotermico, nelle fasce orarie 7.30-12.30 e 16.30-20.30, non potranno accedere alla Fascia Verde, e che il calendario sarà definito di anno in anno con apposito atto della giunta capitolina, cui verrà data applicazione con ordinanze del sindaco. LEGGI L’ELENCO COMPLETO DEI VARCHI D’ACCESSO ALLA ZTL FASCIA VERDE
Verso la proroga
La delibera comunale firmata dall’assessora all’ambiente, Sabrina Alfonsi, e alla mobilità, Eugenio Patanè, ha quindi recepito, in maniera molto stringente, le norme che sono arrivate dalla Regione. Regole, però, impossibili da rispettare per tanti automobilisti che, negli ultimi mesi, hanno protestato in diverse sedi. Ecco quindi che, per risolvere un problema che si sta ingigantendo sempre più, l’unica soluzione possibile è quella della proroga di un anno per le vetture alimentate con motori diesel euro 4. Sul tavolo ci sarebbe una soluzione identica anche per le auto a benzina euro 3 anche se questa strada appare più difficile da percorrere rispetto alla prima. Regione e Arpa, entro fine mese, dovranno approvare le modifiche spedite dal Campidoglio, ratificando quindi la proroga. Da qualche, parte, però, occorrerà compensare a livello di emissioni. Per questo, ci si aspetta un giro di vite ancora più duro per gli altri mezzi più inquinanti.
Intanto, la riunione dei capigruppo ha fissato per venerdì 27 ottobre un’assemblea straordinaria sul tema della Ztl. Sarà un’occasione certamente di confronto che, molto probabilmente, arriverà a cose ormai fatte.
Modifiche pronte da giugno
Come scritto anche da RomatoDay, le modifiche alla delibera capitolina sono pronte da tempo, almeno da giugno 2023. Il Campidoglio avevadeciso di esentare dai divieti le auto a diesel euro 4 e quelle a benzina Euro 3. Inoltre, le auto inquinanti avrebbero potuto circolare solo per un numero massimo di chilometri da fissare o tramite il sistema del move-in, che permette con un dispositivo montato sull’auto di contare i chilometri percorsi e segnalare la soglia limite raggiunta, o tramite un carnet di ingressi come avviene già a Milano. Come detto, sugli Euro 3 c’è incertezza mentre sembra tramonta l’ipotesi del move-in. Queste modifiche, seppur arrivate tramite protocollo in Regione solo il 17 ottobre, erano comunque note ai vertici della Pisana, sia grazie agli organi di stampa che per vie informali. Se si è arrivati a discuterne solo a pochi giorni dall’avvio delle nuove regole è perchè è stato difficile, per usare un eufemismo, trovare, come ha detto Rocca, il “giusto equilibrio”.
fonte: Roma Today