Chiesa nuova si farà. E sarà l’unica fermata tra piazza Venezia e San Pietro della tratta centrale della linea C. La stazione alternativa Argentina, su cui l’Assemblea Capitolina aveva chiesto un approfondimento, è stata esclusa. Sono queste le decisioni prese ieri mattina nel corso di una riunione tra l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, e il responsabile del progetto per Roma Metropolitane, Andrea Sciotti, convocata proprio per determinare il percorso definitivo della tratta T2 della linea C, quella appunto tra piazza Venezia e la Farnesina i cui cantieri, altra novità, saranno aperti a dicembre.

La decisione ormai è presa e non ci sono più margini per tornare indietro. Roma Metropolitane ha effettuato alcune verifiche preliminari e ha ritenuto Argentina una stazione “ai limiti dell’impraticabilità”, per motivi archeologici ma soprattutto per cause legate ai tempi di realizzazione e al finanziamento. Servirebbero nuovi studi per capire come realizzarla, ma così si rischierebbe di fermare l’avvio dei lavori per l’intera nuova tratta che dopo anni di attesa, finalmente, è a un passo dalla fase dei cantieri. Non a caso il ministero dei Trasporti ha chiesto di avere il progetto definitivo della tratta T1 Clodio-Farnesina entro la fine dell’estate, per poter poi avviare i lavori a fine anno. Un nuovo studio per capire se realizzare Argentina, in altre parole, avrebbe fatto saltare tutto.

Anche la strada alternativa di approvare l’intera tratta con Chiesa Nuova, per poi chiedere una variante, è stata scartata. In questo caso perché una manovra del genere sarebbe costata altre centinaia di milioni di euro a favore del contraente generale.

Si torna così all’idea originale:una tratta composta da sette stazioni: dopo Venezia, già in costruzione, ecco Chiesa nuova, pensata per essere comunque a servizio della vicina piazza Navona per i turisti e all’area del Senato per i romani, San Pietro, che sarà realizzata nei giardini di Castel Sant’Angelo, senza sfiorare nemmeno di un centimetro la nuova piazza Pia, Ottaviano, con il suo nodo di scambio con la linea A, Clodio/ Mazzini, con la stazione posizionata nei pressi della Corte dei Conti e, infine, Auditorium e Farnesina, il capolinea da dove saranno calate le grandi talpe appena il cantiere prenderà vita. Itempi di realizzazione? Si stimano 8 anni, con l’apertura al pubblica prevista, ad oggi, nel 2033.

Fonte: Repubblica