Le strade sono ancora troppo spesso teatro di incidenti mortali e dall’inizio dell’anno sono 73 le persone che hanno perso la vita tra le lamiere di un’auto, cadendo dalla moto, investite. Quasi dieci vittime al mese, da gennaio ad agosto, di cui 32 sono pedoni. Una strage continua che il Comune contrasta con gli interventi di messa in sicurezza delle intersezioni stradali a massimo rischio: i black point. Ieri sono stati affidati alle due ditte che hanno vinto l’appalto, i lavori in 30 punti estremamente pericolosi per i pedoni. Si tratta di due interventi a municipio finanziati con 4,3 milioni di euro che inizieranno a ottobre.

Uno di questi incroci, tra via Ferdinando di Savoia e via Maria Adelaide, si trova nel cuore della città, a due passi da piazza del Popolo in primo municipio, dove si interverrà con una nuova segnaletica orizzontale e verticale e poi il controllo e la riduzione della velocità, ma anche la rimodulazione e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. Questi stessi interventi verranno portati avanti anche negli altri punti a massimo rischio, insieme alla risistemazione dei cigli e dei cordoli spartitraffico e all’otti-mizzazione degli spazi di sosta e la regolazione dei semafori. Ad esempio all’Eur, tra viale Beethoven e viale Europa o in via via Jovine Francesco e in Ugo Ojetti, strada del III municipio dove le auto corrono a gran velocità.

Un altro black point si trova all’incrocio tra circonvallazione Ostiense e via Nicolò da Pistoia in VIII municipio e ancora in via dell’Acqua Bullicante e via Casilina altra strada dove i mezzi sfrecciano andando oltre i limiti di velocità. Infine, gli interventi finanziati si trovano tra via Quirino Maiorana e via Oderisi da Gubbio in XI; via Baldo degli Ubaldi-via Girolamo Vitelli in XIII evia di Vigna Stelluti in XV.

Oltre ai black point pedonali, il Comune ha individuato anche quelli veicolari, dove sono frequenti gli incidenti tra chi è alla guida. In questi giorni verrà approvata in giunta la delibera dell’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè che stanzia un milione di euro per la messa in sicurezza dell’intersezione stradale tra via Cristoforo Colombo e via del Canale della Lingua nel X municipio: un incrocio considerato a massimo rischio. I lavori, finanziati con un milione di euro di fondi giubilari, prevedono la razionalizzazione delle manovre di svolta e l’installazione di un semaforo tra la Colombo e via Giulio Bertoni.

Sempre in direzione municipio X e in particolare lungo la via del Mare, al rientro dalle vacanze e con l’inizio delle scuole entrerà poi finalmente in funzione il tutor per il controllo della velocità. Anche questa è una strada dove i mezzi corrono oltre il consentito e per scoraggiare le corse a tutto gas era stato installato il dispositivo. Che però non ha mai funzionato. Il motivo è che un tratto di strada è di competenza non di Roma Capitale ma di Città Metropolitana. Le multe non sono mai scattate perché, altrimenti, si sarebbe dovuto calcolare quanto doveva essere pagato al Comune e quanto all’altro ente. Una follia. Così, il dispositivo è rimasto inutilizzato.

«Continua senza sosta il nostro lavoro per la sicurezza stradale, dai black point agli autovelox fissi e mobili, dalle strade scolastiche alle zone 30 — commenta l’assessore Patanè — la sicurezza stradale è una priorità per l’amministrazione, ma prima di tutto è un dovere morale».

Notizie sui black-point nel sito di Roma Servizi per la Mobilità

fonte: Repubblica Roma