Lungo le sponde parcheggiano auto, furgoni e suv. Nessuno che controlla in maniera strutturale i varchi di accesso. E le auto che non possono essere multate.

Quello che si consuma ogni giorno sulle banchine del Tevere, prese d’assalto dagli automobilisti alla ricerca di un parcheggio, è un paradosso tutto romano.

Perché come prevede l’ordinanza del luglio del 2022 emanata dalla Regione Lazio in banchina possono scendere solo i mezzi autorizzati dall’autorità idraulica regionale e i mezzi delle forze dell’ordine, mentre vige il « divieto di accesso, transito e sosta a tutti i veicoli a motore sulle pertinenze idrauliche del fiume Tevere, costituite dalle banchine di magra comprese nel tratto urbano della città di Roma Capitale».

Sulla carta insomma nessuno potrebbe parcheggiare a un passo dalla riva o sotto i muraglioni. Ma formalmente la banchina non è una strada, per questo, fanno sapere dalla regione Lazio « la polizia di Roma capitale non può combinare le sanzioni del codice stradale ma solo inibire l’uso ai non autorizzati » .

Il risultato di questo vuoto, è nessuna multa per divieto di sosta, nessuna rimozione di veicoli se non in casi di sicurezza, come avvenuto durante le piene del Tevere, o per garantire lo svolgimento dei lavori previsti per il Giubileo.

Questo spiega l’illegalità diffusa a ridosso del Tevere e chiarisce una volta per tutte il ruolo della polizia locale, che in questo caso è imbrigliata e può solo assistere impotente alla giungla di auto che ogni giorno si impossessa della banchina.

Al contrario, le cose nel resto della città vanno diversamente: solo nel primo semestre 2024 i vigili hanno eseguito circa 14mila rimozioni di veicoli. Del totale delle circa 14000 rimozioni, solo poco più di 900 sono rimozioni “a vista”, cioè quelle che si rendono necessarie per motivi contingenti tipo di ordine pubblico e/ o emergenze, come urgenti lavori, scavi, danni idrici o altro.

Da gennaio ad agosto, inoltre, la polizia locale di Roma Capitale ha contestato oltre 408mila violazioni per sosta irregolare. I dati sono in linea con quelli del 2023 che si era chiuso con 680mila complessive.

Sono più di 1800 multe al giorno che non possono essere contestate però agli automobilisti indisciplinati che parcheggiano a ridosso del Tevere.

Fonte: Repubblica