Roma è troppo rumorosa. Il Comune ha messo a punto il primo piano contro l’inquinamento acustico della storia della città, che contiene una serie di iniziative pensate per abbassare drasticamente i decibel per decine di migliaia di cittadini: installazione di nuovi pannelli fonoassorbenti lungo le strade con più frastuono, riasfaltature, sostituzione della flotta del Tpl con mezzi elettrici più silenziosi e controllo della velocità per abbassare i rumori delle auto in corsa. Senza dimenticare gli incentivi ai doppi vetri alle finestre degli edifici pubblici, le pedonalizzazioni e le forestazioni.

La Giunta capitolina ha approvato la delibera presentata dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, con cui Roma Capitale adotta il “Piano d’azione” che individua gli interventi volti al contrasto dell’inquinamento acustico e alla riduzione della popolazione esposta. Il Piano vede coinvolte le diverse strutture capitoline competenti in materia a partire dalla mobilità, lavori pubblici, infrastrutture e pianificazione urbanistica e indica le misure a breve, medio e lungo termine mirate a risanare le situazioni di maggiore inquinamento e tutelare le zone caratterizzate da una buona qualità acustica.
Il Piano adempie alla Direttiva europea 49/2002 recepita dall’Italia con il D.Lgs 194/05 e si basa su una mappatura acustica strategica, che ha consentito di individuare le aree critiche per ogni Municipio su cui proporre le azioni migliorative da realizzarsi entro il 2027, con la previsione di una riduzione media del 7,7% di persone esposte a valori acustici superiori al limite nell’arco delle 24 ore.
La novità di rilievo, rispetto ai piani precedenti, è l’individuazione di 14 “zone silenziose”, aree di almeno 3.000 mq fruibili dai cittadini, situate principalmente all’interno di ville storiche e parchi: Parco della Caffarella, Parco dell’Appia antica, Parco degli Acquedotti, Parco Centocelle, Villa Torlonia, Parco dell’Aniene, Villa Ada, Villa Doria Pamphili Lato est e ovest, Villa Borghese, Cimitero Verano, Parco Monte Mario, Parco della Cellulosa e Riserva del Litorale.
Tra gli interventi strategici inclusi nel piano l’installazione delle barriere antirumore, le riqualificazioni stradali con materiali fonoassorbenti, il potenziamento della rete delle piste ciclabili, la realizzazione di zone pedonali, il potenziamento del trasporto linee tranviarie e della metro, il rinnovo del parco del Tpl e aumento dei veicoli elettrici, la realizzazione di zone con limiti di velocità a 30 km/h, l’implementazione dei progetti di forestazione urbana.
Nel Piano sono stati selezionati tutti gli interventi con ricadute di mitigazione acustica positive da realizzare attraverso quattro strumenti di programmazione comunale: Piano Giubileo 2025, Piano Urbano Mobilità Sostenibile, Piano Triennale per le Opere Pubbliche e PNRR.
Con l’adozione del Piano vogliamo mettere in campo misure volte al contrasto dell’inquinamento acustico che, come certificato da una vasta letteratura scientifica e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno effetti gravemente nocivi sulla salute delle persone. La mappatura effettuata ha rilevato che sono circa 740mila i romani maggiormente esposti all’inquinamento acustico e la localizzazione delle principali criticità ci ha consentito di pianificare gli interventi congiunti più efficaci per ridurre queste cifre. L’individuazione delle ‘zone silenziose’ consentirà di poter fruire di luoghi particolarmente protetti dal rumore, così preziosi per la qualità della vita nella nostra città” dichiara l’assessora Alfonsi.
Il Piano sarà consultabile sul portale di Roma Capitale e si potranno presentare osservazioni entro 45 giorni. Gli uffici del dipartimento Ciclo dei Rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli inquinamenti, dopo aver esaminato le osservazioni, ne proporranno l’approvazione in via definitiva.

Per definire le azioni previste il Comune è partito dalla mappatura acustica della città. Sono stati due i criteri utilizzati dal Campidoglio. Il primo riguarda il volume registrato nelle strade più rumorose in termini di decibil: parliamo del sottofondo cupo e continuo dello scorrimento delle auto, di quello acuto del passaggio dei treni, dello stridere dei tram che sferragliano sulle rotaie o di quello aspro del suono delle sirene delle ambulanze dirette verso gli ospedali. E poi di quello dovuto alla vicinanza della propria abitazione a strade di viabilità primaria, agli aeroporti grandi e piccoli, a fabbriche e ad altre fonti particolarmente rumorose. Il secondo è quello del numero di persone esposte all’inquinamento acustico rispetto al totale della popolazione residente in un determinato territorio.

Ecco allora una mappa dove Roma è divisa in 15 macro aree, ovvero i suoi municipi. Si scopre, allora, che quello con il maggior numero di cittadini colpiti dal problema dell’eccesso di rumore è il municipio I, il centro della città, con 84.059 persone. Qui il traffico automobilistico è la fonte più rumorosa e colpisce duramente sui lungotevere e sulle grandi strade degli sventramenti post unitari, come corso Vittorio. Lo segue il V municipio, il Prenestino- Casilino, mentre sul terzo gradino del podio si posiziona l’XI municipio, il Portuense. Quello con il numero assoluto più alto di persone sottoposte a questo tipo di inquinamento è l’VIII, con ben 101.192 cittadini coinvolti. Ma essendo la sua popolazione abbastanza ampia ecco che la zona che ospita la Garbatella, l’area nord della Colombo, Tor Marancia e Ostiense si piazza solo in sesta posizione.

E le aree più silenziose? Sono quelle, in generale, con ampi spazi vuoti e tanti parchi, meglio se lontane dalle linee ferroviarie. Si scopre così che la zona meno rumorosa di Roma è il X municipio, tra Ostia e Acilia. Qui, anche grazie a pinete e grandi aree agricole, le persone esposte all’inquinamento acustico sono solo 27.228. Bene anche i municipi VI (Tor Bella Monaca), XV ( Roma nord). IX ( Eur e Laurentina) e XIV ( Balduina- Primavalle), anche in quest’ultimo caso grazie alla presenza delle grandi aree verdi, dal Pineto alla riserva di Monte Mario.

Tornando alla mappa delle strade. Quello che emerge è che, in generale, le vie più rumorose sono le grandi consolari e quella a scorrimento veloce. Lungo tutto il Gra la mappa si colora di nuovo di viola intenso. Anche se fortunatamente solo in alcuni casi il grande anello automobilistico che circonda Roma passa a ridosso delle abitazioni. In centro, infine, risultano molto rumorose anche via Emanuele Filiberto e via di san Teodoro, lì dove in questa fase sono in corso i lavori per ridurre la carreggiata, allargare i marciapiedi e realizzare il tratto più centrale del Grab, il grande raccordo delle biciclette. E infine tutto il muro

fonte: Repubblica