I geolocalizzatori non mentono, il Comune non perdona e le multe fioccano: nelle vie del centro ci sono più monopattini e bici in sharing rispetto ai numeri stabiliti dal bando di gara. E così sulle società che non hanno rispettato le regole arriva la stangata con tanto di sospensione. Lo scorso mese Lime Techonology srl ha pagato alla tesoreria di Roma Capitale quattro volte in più rispetto al dovuto. Ad aprile ai 4.267 euro di canone sui monopattini si è aggiunta una multa di 12.801 euro. E a marzo la sanzione ha superato i 13 mila. Bastonata anche sulle biciclette: se il canone di aprile era di 3.312 euro, la società deve pagare in più una penale di 9.936 euro.

Così, sulla base del monitoraggio dei primi quattro mesi dell’anno, in un crescendo di penalità, il dipartimento Mobilità ha scritto a Lime segnalando « il mancato rispetto delle soglie di densità areale » dal momento che il bando prevedeva un numero massimo di monopattini all’interno del centro storico e in determinate zone della città. Di conseguenza, dall’1 al 7 giugno sarà sospeso il servizio dei monopattini e la settimana successiva quello delle biciclette. «La reiterazione di tali inadempienze per un ulteriore mese comporteràla sospensione del servizio per 30 giorni consecutivi».

Doccia fredda anche per la società Em Transit srl- Dott, punita però solo sul fronte delle biciclette e non dei monopattini: sospensione del servizio bike dal 15 al 21 giugno. Basti pensare che ad aprile, oltre al canone di 1.354 euro, Dott ha dovuto pagare una multa di 4.062 euro. E i mesi precedenti non hanno insegnato nulla perché le sanzioni sono lievitate: a gennaio è stata di 2.610 euro, a marzo di 4.172 euro.

È rimasta indenne dalla sospensione la terza società vincitrice del bando, la Bird Riders srl che fornisce il servizio solo per i monopattini. Le multe sono oscillate nei primi quattro mesi dell’anno tra i duemila e i tremila euro, tranne a marzo quando si sono superati i 13 mila euro di penalità.

Eppure il regolamento parla chiaro e prevede un monitoraggio ogni trenta minuti delle attività tramite le applicazioni delle società e i sistemi informativi dell’Agenzia Roma servizi per la mobilità. Dunque nessuna tolleranza perché il nuovo regolamento, approvato dal Comune che lo scorso anno ha assegnato il servizio, è finalizzato a contrastare la sosta selvaggia e l’eccessivo numero di mezzi a disposizione. Al punto che, dopo la sospensione di trenta giorni, può scattare la revoca della licenza.

Nella zona a traffico limitato del Tridente ci possono essere al massimo trenta dispositivi per singolo operatore, nella Ztl del centro storico 600 in tutto. A Trastevere 70 veicoli per singolo operatore e nella restante parte del I Municipio 600 mezzi per singolo operatore.

L’assessorato alla Mobilità sta ponendo rimedio con la creazione di appositi stalli. In piazza Augusto Imperatore, per esempio, si svilupperanno tre blocchi, per un totale di trenta, forse quaranta, parcheggi dedicati ai mezzi elettrici che popolano il centro storico. Saranno a disposizione dei monopattini in sharing perché visualizzabili, una volta realizzati, attraverso la app della compagnia di noleggio.

L’accordo prevede anche il monitoraggio automatizzato della localizzazione attraverso la piattaforma applicativa di Roma Capitale e, in caso di infrazioni, le società di noleggio rischiano dalla sospensione alla revoca dell’autorizzazione.

Andrà aggiornato l’intero sistema perché oggi il noleggio termina anche se si parcheggia in modo non corretto e quindi il guidatore è libero di andarsene nonostante il monopattino sia fuori posto e lì resterà fino al noleggio successivo o sino al momento in cui gli addetti dell’app di sharing non passano a ritirare i mezzi per riposizionarli nei luoghi prestabiliti.

Si lavora anche per risolvere il gap tra centro e periferie, queste ultime ancora piuttosto tiepide verso i veicoli in condivisione. Dunque, per incentivare lo sharing in tutte le aree della Capitale, anche come mezzo di trasporto tra casa e mezzi pubblici, il Comune metterà a disposizione cinque milioni per diverse formule di abbonamento gratuito mensile, dalle quindici corse settimanali alle ottanta mensili della durata di mezz’ora. Un modo per migliorare il servizio ancora in fase embrionale.

fonte: Repubblica Roma