Più stalli, fisici e virtuali, e un maggior numero di monopattini e bici in sharing in centro per il periodo del Giubileo. L’assessorato alla Mobilità guidato dall’assessore Eugenio Patanè, dopo aver “ strigliato” gli operatori per i frequenti blocchi agli account degli abbonati a Metrebus, ora vuole stringere sui furbetti dei minuti gratis.
Perché la regola, vuole che chi è abbonato possa usufruire di corse gratis per raggiungere i mezzi pubblici. Tre corse e un limite orario di 30 minuti. In realtà, si è scoperto che questi limiti venivano raggirati da persone che, ad esempio, hanno messo in pausa il monopattino per due ore, si sono recati magari a una riunione per due ore e poi una volta usciti hanno ritrovato il mezzo pronto all’uso. Come se fosse privato.

Il principio originario è quello del primo e dell’ultimo miglio: per raggiungere i mezzi pubblici all’andata e al ritorno di un tragitto, lo sharing è gratuito. In questo modo trasporto pubblico e a noleggio si completano. Per far sì che questo sia rispettato, ora Patanè vuole raddrizzare l’offerta, quindi la gratuità per i possessori di Metrebus sarà ristretta a quattro chilometri per una durata massima di 20 minuti.

Ma veniamo all’aumento dei mezzi in centro durante il periodo del Giubileo. Un terzo degli spostamenti in monopattino avviene in aree centrali e solo il 3% in periferia. Per quanto riguarda le bici, il 36% viene noleggiato nel cuore della città e solo lo 0,22% a ridosso del Grande raccordo anulare. Si stanno già programmando i nuovi stalli: i parcheggi per i monopattini e le biciclette sono molto attesi anche dagli operatori che ora contrastano l’abbandono dei mezzi in sharing al centro dei marciapiedi recuperando le due ruote ogni ora per sistemarle ordinatamente dove è permesso, oppure facendo multe fino al blocco dell’account. In tutto ce ne saranno 60: 10 saranno virtuali e si troveranno in Vaticano, altri 50 saranno sistemati nelle vie del centro storico ma senza rastrelliere. Al loro posto ci sarà la segnaletica orizzontale e verticale, che però dovrà essere autorizzata dalla Sovrintendenze.

Capitolo caschi: dopo il cambio del codice della strada nazionale e l’obbligo di indossarlo se si usa il monopattino, il Comune sta aspettando a intervenire. Infatti, non ci sono ancora i decreti attuativi che indichino cosa fare in caso di contratti già in essere con gli operatori. Come nel caso di Roma, per applicare subito il nuovo codice, bisognerebbe cambiare in corsa le regole, con gli operatori che si troverebbero ad affrontare spese non previste per rendere i mezzi adatti ad ospitare i caschi. Una strada che, se imposta dal governo, sarebbe anche giuridicamente difficile da percorrere.

Fonte: Repubblica