Il nuovo ponte dell’Industria. Che, secondo le ultime dichiarazioni del sindaco Roberto Gualtieri, « riaprirà il 17 marzo». Il gigante di metallo, realizzato nel 1863 in Inghilterra e poi trasportato a Roma, è ancora sotto i ferri. Gli operai con le loro pettorine gialle battono incessantemente i loro strumenti. Qualcuno salda le giunture con la fiamma ossidrica. Mentre il ponte, centimetro dopo centimetro, viene abbassato fino al futuro livello stradale.

« È stato un lavoro titanico — ha spiegato ieri Gualtieri — abbiamo realizzato un ponte completamente nuovo e ci sono pochi casi di ponti di questa complessità realizzati in meno di due anni. Basti pensare che abbiano dovuto chiamare una ditta norvegese specializzata in piattaforme petrolifere per usare la loro tecnologia e sparare in profondità 58 piloni di cemento. L’alternativa sarebbe stata fare una diga e chiudere il Tevere».

Il ponte, almeno per il momento, riaprirà senza i due grandi archi,che dovranno essere restaurati e ridipinti prima di tornare al loro posto, a viabilità già ripristinata, perché era troppo importante riaprire al traffico la circolazione tra i quartieri Marconi e Ostiense. Ma la a nuova infrastruttura, alla fine di tutto, sarà molto simile a quella precedente. Solo un po’ più larga. Potrà consentire il passaggio di autobus e mezzi pesanti e sopportare fino a 30 tonnellate di peso, contro le 7 del passato, scese poi a 3,5 dopo le fiamme che la colpirono alla fine dell’amministrazione Raggi. Saranno infine realizzate due passerelle laterali ben protette, una pedonale e l’altra ciclabile.

Il prossimo tema sarà quello della prosecuzione della nuova passerella per le biciclette sul ponte con una pista su strada. L’idea del Campidoglio è di ricongiungerla alla ciclabile che si sta per realizzare su via Ostiense, passando per via del Porto Fluviale.

«Senza i lavori il ponte dell’Industria era destinato a chiudere per sempre — ha voluto ricordare l’assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini — a breve avremo una struttura più sicura e transitabile in sicurezza da bus pedoni e ciclisti.

fonte: Repubblica