Fra soste vietate, semafori rossi e ingressi proibiti nelle zone a traffico limitato, gli automobilisti tedeschi sono gli stranieri più indisciplinati alla guida con 37.670 multe. Il dato è contenuto nel bando di gara indetto dal Campidoglio, un appalto da circa 2,2 milioni di euro ( Iva inclusa) per l’affidamento dei servizi di ricerca dei soggetti residenti all’estero responsabili di violazioni alle norme del codice della strada, delle attività finalizzate alla notificazione del verbale, recupero credito internazionale e rendicontazione.
Il primato dei tedeschi è indiscusso. Dopo arrivano i cugini francesi con 26.053 verbali da notificare. Seguono, ben staccati, i romeni con 11.503 verbali e gli spagnoli con 11.235.
I dati delle sanzioni fanno riferimento al triennio dal 2022 al2024, quando la media dei verbali affidati è stata pari a 90.871. Con il nuovo bando, il Campidoglio punta a far salire gli introiti. La stima prevista, infatti, è quella di riuscire a notificare circa 90mila atti all’anno con l’obiettivo di raggiungere i 267mila atti in un triennio. La gara, aperta all’inizio di marzo, si chiuderà il prossimo 14 aprile. Il 16 saranno aperte le buste.
« L’aggiudicatario dovrà garantire un incasso minimo del 20% dei verbali affidati » , si legge nelle carte. « Roma Capitale riconoscerà trimestralmente all’aggiudicatario un compenso massimo di 7 euro più Iva». Il contratto per il vincitore è stringente e prevede l’identificazione dei trasgressori, la raccolta dei dati anagrafici e delle carte di circolazione estere. Poi la traduzione e la stampa degli atti da inviare, che dovranno essere tradotti almeno in una delle seguenti lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo, rumeno e russo. Nelle stesse lingue dovrà essere allestito un call center.
L’obiettivo è chiaro: fare cassa con i soldi dei furbetti di tutta Europa che spesso la passano liscia grazie alle lungaggini burocratiche. I trasgressori, infatti, provengono dalle parti più disparate del mondo. Ci sono i 10.759 verbali notificati in Svizzera e altrettanti in Polonia. A volte, è il caso delle auto formalmente riconducibili alla Repubblica Ceca; i veicoli con targa estera vengono utilizzati dalle società di leasing. Si tratta quindi di auto che si trovano stabilmente in Italia, che formalmente non sono italiane.
Tra i casi più eclatanti di questo tipo c’era stato, la scorsa estate, quello della “Principessa Sandra”, imperatrice del fantomatico casato di Glodeni, che aveva accumulato circa 600 ingressi vietati nella Ztl con una Bentley e una Ferrari che riportavano targhe estere. Nel caso della Germania, invece, erano numerosi gli italiani che fino a qualche anno fa acquistavano auto con targa tedesca per eludere l’Iva.
Fonte: Repubblica