Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 in utile per Atac. L’assemblea dei soci ha approvato il documento che presenta un risultato di esercizio positivo per 950 mila euro, dopo aver scontato ammortamenti e svalutazioni per 80,58 milioni, accantonamenti per 15,77 milioni, oneri finanziari netti per 7,39 milioni e imposte per 5,21 milioni.
L’apporto della gestione caratteristica ha permesso di generare un margine operativo lordo di circa 109,5 milioni di euro (11% del valore della produzione), adeguato rispetto agli standard di mercato, con un EBIT positivo per 13,5 mln. Migliorata rispetto al 2023 la posizione finanziaria netta, prossima ad un valore di cassa di 100 milioni.
In crescita gli investimenti nell’anno, arrivati alla cifra rilevante di 300 milioni circa (compresi gli importi per interventi operati per conto di Roma Capitale e per progetti autofinanziati). Hanno riguardato in particolare l’acquisto di nuovi bus e tram e la manutenzione straordinaria delle infrastrutture delle reti metro e tram, compresi nel piano Giubileo e nel PNRR. Interventi che hanno portato l’età media della flotta di superficie (bus e filobus) a soli 6,4 anni (7,6 anni nel 2023).
“Per il secondo anno consecutivo – dichiara Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma Capitale – Atac chiude il bilancio in utile: una notizia molto importante per l’azienda e per la città di Roma, che accogliamo con grande soddisfazione perché dimostra che la strada intrapresa, dopo l’uscita dal Concordato preventivo, è quella giusta. Al di là del dato economico-finanziario quello che ci soddisfa di più sono i risultati operativi dell’azienda, gli obiettivi raggiunti in termini di processi industriali che ci danno energia e determinazione per il prossimo futuro”.
“L’ottimo lavoro di squadra svolto in questi tre anni e mezzo – per il quale ringrazio il management e tutti i lavoratori di Atac – che i cittadini in tutte le rilevazioni fatte hanno dimostrato di apprezzare sta portando dunque i risultati desiderati ed in linea con gli obiettivi che ci siamo preposti. Ora – conclude Patanè – dobbiamo continuare su questo percorso virtuoso aumentando ancor di più l’efficienza, la qualità e la quantità di chilometri del servizio di trasporto pubblico