Telecamere per multare chi passa con il rosso in 15 strade. E 22 interventi di messa in sicurezza di altrettanti black point, gli incroci più pericolosi della città. Ma anche zone 30 e nuovi autovelox, quando il ministero dei Trasporti, finalmente, autorizzerà i dispositivi della polizia locale. Scatta il giro di vite contro i pirati della strada immaginato dal Campidoglio, con un piano in quattro mosse.
La nuova stagione della sicurezza stradale si aprirà, nei prossimi giorni, con le opere di sistemazione dei nuovi black point, sia quelli definiti “ stradali”, luoghi cioè dove avvengono incidenti tra auto, che quelli pedonali. « Per la prima categoria abbiamo già finanziato 20 interventi — ha spiegato l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè — Per quelli pedonali, invece, abbiamo partecipato a un bando del Mit, ottenendo il 30% del finanziamento nazionale. Così potremo avviare i lavori di messa in sicurezza di 30 incroci, due per ogni Municipio». Si comincia, questo mese, con via Canale della Lingua e via Pindaro, a Casal Palocco. A marzo, invece, sarà il turno di via Casale di San Basilio, via Padre Semeria alla Garbatella e piazzale dell’Agricoltura.
Quasi negli stessi giorni partiranno i lavori sui black point pedonali. A marzo saranno avviati in via Ferdinando di Savoia, a due passi da piazza del Popolo, e viale Cardinal Ginnasi a Ostia. Poi, tra la primavera e l’autunno, si proseguirà, tra gli altri, a largo Somalia, via Ravenna, via Ugo Ojetti, via Nomentana, all’altezza di via Montasio a Montesacro, via Portuense, via di Pietralata, via dell’Acqua Bullicante e via Quirino Majorana.
Dai black point si passa a quelle che vengono chiamate, in gergo, photored. Si tratta di quegli impianti installati di solito all’altezza dei semafori checattureranno i pirati della strada che passeranno gli incroci con il rosso ma anche, attenzione, quelli che lo faranno con il giallo avanzato: 15 le intersezioni interessate, per un totale di 38 dispositivi. Il primo impianto sarà realizzato a luglio, poi, piano piano, arriveranno tutti gli altri. Vediamo dove.
I primi saranno installati in via Nomentana, all’incrocio con corso Trieste, e a quello pericolosissimo con via Regina Margherita, già interessato dai lavori per la sistemazione del black point. Altri arriveranno, invece, sulla Colombo, in particolare alle intersezioni con circonvallazione Ostiense e via Laurentina. E infine ecco quello tra piazzale Clodio e viale Mazzini, per fermare gli automobilisti che spesso bruciano il rosso, lanciati a tutta velocità dalla cosiddetta panoramica verso viale Mazzini, in via Appia Nuova ma anche all’incrocio tra la Togliatti e viale dei Romanisti, solo per citarne alcuni.
« Questa — commenta Patanè — è la tecnologia che vogliamo maggiormente implementare. Fino a oggi in città ne avevamo solo 11, invece noi pensiamo che aumentandone il numero metteremo in campo uno strumento di reale disincentivo al passaggio con il rosso, ma anche con gli ultimi secondi del giallo, perché è proprio in quest’ultimo caso che si verificano spesso incidenti gravi».
Rimane il tema delle zone 30 e delle pedonalizzazioni. Il Comune ne sta predisponendo diverse: in centro spariranno le auto da via dei Banchi nuovi, via del Governo Vecchio e da via Giulia. Diverse anche le strade con i nuovi limiti di 30 chilometri all’ora, da Fonte Meravigliosa a piazzale dei Quattro Venti.
Fonte: Repubblica