Fondamentali per una città a misura di bambini, le strade scolastiche sono un’altra leva sulla quale l’amministrazione vuole puntare anche per recuperare il ritardo rispetto ad altre capitali europee che per prime hanno adottato questa soluzione.

Sono 15 quelle realizzate finora in città, tra cui: via Col di lana, via Puglie, via Bixio, via Trionfale, via Podere Trieste, via Mondovì e via Monte Ruggero dove, grazie ai 25mila dollari ottenuti partecipando al bando «Asphalt Art Initiative», è stata creata un’opera su asfalto firmata dalla street artist Gio Pistone. Nel frattempo, è stato chiesto a Roma Servizi per la Mobilità di consegnare i progetti relativi a ulteriori 18 interventi, più snelli e a carattere transitorio, dopo un confronto con gli uffici tecnici dei Municipi coinvolti.

L’obiettivo è arrivare a 50 entro la fine della consiliatura e triplicarlenell’arco della prossima. Oltre a essere uno strumento per ridurre l’inquinamento atmosferico e garantire la sicurezza, questa soluzione favorisce il gioco libero e lo sport incentivando l’autonomia, la socializzazione e lo sviluppo di comunità educanti. Tassello della città dei 15 minuti, le strade scolastiche sono interdette al transito e alla sosta dei veicoli in modo permanente o negli orari di entrata e uscita degli studenti.

Da decenni in molti Paesi europee (Danimarca, Svezia, Svizzera, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi) le auto non possono più passare o parcheggiare davanti alle scuole. Londra detiene il primato con oltre 500, a Parigi se ne contano più di 180, mentre a Barcellona ne sono state realizzate 100 e ne sono state progettate altre 150. In Italia la prima a cimentarsi con questa sperimentazione è stata Bolzano nel 1989, seguita da Milano, Parma, Olbia e Monza.

fonte: Corriere.it