Effetto Giubileo sul traffico. Roma è capitale delle lamiere, prima in Italia, quarta in Europa e 16esima al mondo per ore perse in coda in un anno: ben 71, il 3% inpiù rispetto al 2023, quando il tempo passato incolonnati era di 69 ore.

A certificarlo è il rapporto “ Inrix 2024 Global traffic scorecard”, che ogni anno analizza la viabilità di 947 aree urbane in tutto il mondo e rilascia una classifica sul tempo speso in strada, in attesa di uscire fuori dall’ennesimo ingorgo.

Il dato è stato ottenuto attraverso l’analisi dei tempi di percorrenza, delle distanze e delle velocità dei flussi veicolari tenendo conto anche del fenomeno del pendolarismo. Fanno meglio di Roma decine di città, da Bruxelles a Praga, fino a Milano, dove nonostante le dimensioni più contenute le ore perse nel traffico sono 64. A Madrid si parla di 40, a Vienna 48, ad Amsterdam 55, a Lisbona 70.

In testa alla classifica delle città dove si passano più ore in coda c’è Istanbul, con 105 ore. Poi New York al secondo posto (102, +1% rispetto al 2023), Londra ( 101, + 2%) e Parigi ( 97) rispettivamente al quinto e al sesto, dove però le amministrazioni locali hanno imposto pesanti limitazioni al traffico privato per favorire progetti che impatteranno non poco sulla qualità della vita di chi ogni giorno deve spostarsi, come il Grand Paris Express, la Elizabeth Line, la trasformazione dell’Overground. Per la Ville Lumière si parla anche di grossi investimenti sulle ciclabili, in linea con quanto stabilito col Plan Velò che punta a rendere a misura di bici tutta la città, mentre a Roma il flusso medio giornaliero delle due ruote non è ancora ai livelli di altre Capitali.

A pesare sulla brutta posizione di Roma sono principalmente i cantieri. In testa quello del Giubileo di piazza Pia, restituita di recente pedonale a cittadini e turisti, poi quelli di piazza Venezia e di ponte dell’Industria, oltre a quelli del Pnrr che non dovrebbero andare oltre il 2026.

E poi nel 2024, spiega l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, «abbiamo avuto tutti i tram fermi perché abbiamo riqualificato le infrastrutture tranviarie e il deposito di Porta Maggiore » , che accoglierà i nuovi mezzi da 33 metri. «Dal 2 dicembre sono ripartite le prime 3 linee, le altre 3 riprenderanno il servizio dal 20 gennaio».

A questa fotografia si aggiunge la metro A, che per mesi ha viaggiato fino alle 21, sempre per lavori. «Dal 6 dicembre è stata riaperta fino alle 23.30 nei giorni feriali e fino all’ 1.30 il venerdì e il sabato » , prosegue l’assessore. Che si aspetta un’inversione di rotta per il rapporto 2025, visto che « tutto il trasporto pubblico migliorerà», taxi e bus inclusi, convincendo i romani, forse, ad abbandonare l’auto. Al contempo, dice, « bisognerà valutare quanto aumenta la domanda di trasporto: perché più cresce e più si hanno problemi col traffico».

Fonte: Repubblica