Borgo Santo Spirito, Prati, Celio, Trastevere: nei quartieri già frequentatissimi dai turisti e che durante il Giubileo saranno calpestati ancora di più, le strisce pedonali sono invisibili, logorate, rifatte solo a metà.
Incroci e attraversamenti di fronte al Colosseo, ai Musei Vaticani, alla Basilica di San Pietro e sui Lungotevere diventano pericolosi soprattutto perché, in molti casi, non ci sono neanche i semafori. Attraversare diventa un’impresa, un atto spericolato, lo stesso che passare in un punto della strada dove le “zebre” non sono proprio previste.
Roma, città in cui una volta a settimana muore un pedone, non può permetterselo. Nel 2023, infatti, sono stati 1.959 gli investimenti pedonali, 55 le persone morte mentre camminavano a piedi per strada, anche sulle strisce.
Che sono quasi del tutto sparite in viale Vaticano, la strada che passa esattamente sotto le mura dello Stato della Chiesa e che migliaia di persone al giorno attraversano per arrivare ai Musei Vaticani. Per arrivare a San Pietro, turisti e fedeli passano anche per Borgo Santo Spirito,una strada storica che circa a metà incrocia largo Ildebrando Gregori. Qui le strisce pedonali non ci sono proprio e i corridoi stradali per le persone ipovedenti che si trovano sui marciapiedi finiscono nel nulla, in mezzo alla strada.
Le auto che passano non rallentano, così come non possono vedere che c’è un attraversamento pedonale alla fine di via Borgo Santo Spirito. Ormai a due passi da piazza San Pietro, le “ zebre” sono quasi del tutto cancellate.
Poco distante, in Prati, le strisce pedonali in via Santa Maura all’incrocio con via Candia sono nelle stesse condizioni. Qui erano bianche e celesti per evidenziare ancoradi più il passaggio pedonale, non ne rimane che un vago ricordo.
Prima di arrivare al Rione Celio, dove sorge il Colosseo, vale la pena passare per Trastevere. Nello storico e caratteristico quartiere l’ospedale Regina Margherita sorge in viale Morosini, all’incrocio con viale Trastevere. Anche di fronte al nosocomio, a pochi passi dal ministero dell’Istruzione, l’attraversamento andrebbe rifatto. Ma qui, almeno, c’è il semaforo.
Anche via Garibaldi e Ponte Palatino non godono di buona salute. Eppure a quest’ultimo si arriva da Lungotevere degli Anguillara, una strada dove spesso le auto corrono a gran velocità, in un punto dove il semaforo è assente.
In vista del Giubileo i Lungotevere verranno tutti riqualificati e anche le “ zebre” ricompariranno. Così come in tutte le altre strade del primo municipio: i lavori sono inziati in punti sensibili, ad esempio di fronte alle scuole e continueranno anche presso gli altri incroci. Ce n’è davvero bisogno.
In piazza del Colosseo finisce poi un’altra strada: via Claudia. In questo caso le strisce pedonali ci sono e sono visibili. Ma solo a metà. Entrando al Celio, in realtà, le strisce agli incroci sono quasi tutte cancellate: via Capo d’Africa, via Annia, via della Navicella (che si attraversa per andare nella storica villa Celimontana e arrivare alle Case Romane).
Fonte: Repubblica