Arrivare a Trastevere in metropolitana. Potere andare a cena o a fare un aperitivo senza estenuanti (e magari vane) ricerche di un parcheggio. La metro D consentirà (anche) questo. Della quarta linea sotterranea romana si parla da molti anni. Stavolta il Comune di Roma è intenzionato a riprenderlo e aggiornarlo.
La nuova linea sotterranea dovrà collegare la città storica, con i quartieri Talenti (il capolinea dovrebbe sorgere in fondo a via Ugo Ojetti), Montesacro e Salario, sul versante nord, e Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliaia ed EUR (altro capolinea in piazzale dell’Agricoltura) su quello sud. Passando nella tratta centrale per punti nevralgici, ora non raggiunti dalla metropolitana, come piazza Vescovio, piazza Verbano, piazza Buenos Aires, piazza Fiume fermando poi a piazza di Spagna (scambio con metro A), piazza San Silvestro, piazza Venezia (scambio con metro C).
Il tracciato dovrebbe avere origine a piazzale dell’Agricoltura, nel cuore dell’EUR. Dopo aver realizzato la corrispondenza con la linea B e la ferrovia Roma-Lido, la linea oltrepasserà il Tevere e si dirigerà verso nord per attraversare il quartiere di Magliana Nuova, poi sottopasserà di nuovo – e per due volte – il Tevere, all’altezza di lungotevere Dante, e proseguirà lungo la direttrice di viale Marconi (tra ponte Marconi e piazzale della Radio) fino alla stazione di Trastevere, dove scambierà con i servizi ferroviari regionali e con quello per l’aeroporto. Dopo aver attraversato il quartiere di Trastevere, procedendo verso nord, la linea passerà ancora il fiume all’altezza dell’isola Tiberina, quindi proseguirà verso nord-est, per scambiare con la linea C e successivamente con la linea A dopo aver servito l’area centrale con una nuova stazione nei pressi di piazza San Silvestro. Superate le Mura Aureliane, la linea attraverserà il quartiere Trieste-Salario e l’Aniene, per proseguire poi verso est su via dei Prati Fiscali e viale Jonio (scambiando con la linea B1), terminando nel quartiere Talenti.
L’approvazione definitiva del Nuovo Piano Regolatore Generale ha introdotto inoltre un prolungamento della linea che porterà il capolinea sud fino a via di Grotta Perfetta passando per via del Tintoretto.
La realizzazione della linea D potrà consentire di raggiungere più obiettivi: innanzitutto una migliore accessibilità del centro storico, attraverso la “chiusura della maglia” costituita dalle quattro linee metro con le quattro stazioni di corrispondenza – Termini (A/B), Colosseo (B/C), Venezia (C/D) e Spagna (A/D) – nonché con la realizzazione di una nuova stazione a piazza San Silvestro. La posizione delle stazioni e degli scambi con le altre linee metropolitane verrà definita nel dettaglio con la fase di progettazione.
Si otterrà poi un conseguente e sostanziale alleggerimento della pressione esercitata dal traffico privato sul Centro attraversando zone ad alta densità di residenze, uffici e negozi (come Trieste e Salario) non servite dalle altre linee metro. Ultimo obiettivo, ma solo in ordine di apparizione, il collegamento tra loro e al Centro città di zone residenziali e commerciali della città consolidata, quali viale Marconi e Magliana Nuova, a sud, e Prati Fiscali, Montesacro Alto e Talenti, a Nord.
Non solo la futura metro D ma anche il prolungamento delle linee B e B1 per servire le nuove zone, densamente popolate, sorte a ridosso del Raccordo. Per quanto riguarda la B, da tempo è evidente l’esigenza di portare i treni oltre l’attuale capolinea di Rebibbia. Negli ultimi decenni lo sviluppo urbanistico ha visto la realizzazione di interi quartieri. Torrraccia e Casal Monastero, solo per citare i due più abitati e bisognosi di collegamenti su ferro. Anche e soprattutto per alleggerire la pressione sul traffico del GRA che per i residenti rappresenta al momento tra le poche, se non l’unica, arterie di collegamento. Spesso con l’utilizzo del mezzo privato.
La metro B prolungata sarà quindi un’ancora di salvezza per l’intero quadrante. Con benefici che ricadranno anche sull’intera circolazione del Raccordo anulare. L’intervento consisterà nella realizzazione di un ulteriore tratto di binari lungo circa 2,8 chilometri. Con due nuove stazioni: San Basilio e Torraccia/Casal Monastero. La stessa Casal Monastero si trasformerà in un vero e proprio nodo di interscambio. Il punto dove, in modo particolare dalle zone oltre il Gra, confluiranno i pendolari che con la metro B dovranno raggiungere il Centro. Ovviamente ciò avrà come effetto positivo un notevole scarico di traffico sulla via Tiburtina. Ora spesso congestionata nelle ore di punta in entrata o in uscita dalla città. Anche in questo caso, quindi, i benefici dal punto di vista della mobilità, saranno molteplici. E non interesseranno solo gli utenti del trasporto pubblico.
Ma i progetti di prolungamento riguarderanno anche la linea B1. In questo caso, secondo quanto contenuto nel Pums (Piano urbano Mobillita sostenibile), i treni della sotterranea punteranno a servire le zone di via Monte Cervialto, Serpentara e Colle Salario. Nel complesso le nuove fermate dovrebbero essere quattro. In modo particolare a Serpentara ne dovrebbero sorgere due. Una per l’utenza della parte limitrofa a via Talli/viale Lina Cavalieri, che include anche i molti studenti dell’Ateneo salesiano, l’altra, che potrebbe vedere la luce in largo Labia, attuale capolinea Atac, per gli abitanti di Fidene. Il capolinea è previsto nel quartiere di Colle Salario. Densamente abitato e proprio a ridosso del Grande Raccordo Anulare.
fonte: Roma Mobilità