Il cantiere del Grab (Grande Raccordo Anulare delle Bici) in via Guido Reni, a Roma, è stato bloccato nella mattinata da una protesta di circa 30 persone. L’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè ha definito l’episodio “assolutamente inaccettabile”, sottolineando che si tratta di un’opera pubblica condivisa con i cittadini e frutto di un lungo percorso di confronto.
«Il progetto del Grab nasce dai cittadini – ha ricordato Patanè – e il dialogo con i residenti è sempre stato aperto e costruttivo. Abbiamo accolto diverse proposte, recuperando molti posti auto inizialmente destinati alla rimozione». «Da giorni – ha aggiunto Patanè – eravamo al lavoro con il Municipio e i cittadini per apportare alcune modifiche al progetto. E queste ci consentiranno di recuperare la quasi totalità dei posti auto. Sul Grab non ci sarà dietrofront». I parcheggi inizialmente sacrificati per fare posto alla ciclabile saranno in parte individuati con alcune piccole modifiche al tracciato ma soprattutto con la risistemazione delle vie limitrofe: 108 posti auto, ad esempio, saranno ricavati su via Vespignani, via Pannini, via Stern, via Pier della Francesca, via Donatello, via Sacconi.
L’assessore ha poi aggiunto che l’amministrazione continuerà a lavorare con interlocutori “responsabili”, e che entro poche ore saranno comunicate le ultime modifiche concordate. «Il blocco del cantiere – conclude – è inaccettabile nel metodo e nel merito, soprattutto se comporta violazioni di legge. Confido che i lavori possano riprendere immediatamente nel rispetto delle regole».