Partirà entro lunedì la lettera della Regione al Governo per chiedere 171 milioni di euro per il prolungamento della linea 1 della metropolitana di Torino. Da leghista a leghista, dato che il mittente è l’assessore alle Infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino, e il destinatario il ministro Matteo Salvini. E chissà che questa vicinanza non possa giovare al prolungamento della linea 1 ma anche alla costruzione della linea 2, che dovrebbero essere oggetto della missiva in partenza dal Grattacielo.

L’assessore ne ha parlato in commissione in Consiglio regionale. Se è già stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica della futura tratta Cascine Vica-Rivoli Centro, ora l’urgenza sulla linea 1 è trovare 26 milioni necessari a finire i lavori sulla Collegno- Cascine Vica, appendice di 4 fermate a ovest dell’attuale percorso. I cantieri dovevano terminare nel 2024, poi nel 2025, ora si stima la messa in esercizio nel primo trimestre 2026. Un cronoprogramma slittato a causa dei rincari di materiale.

Ma un problema anche più grande è rappresentato dai treni. Nel contratto siglato da Infra.To con Alstom per il passaggio del sistema di segnalamento dall’analogico al digitale (per il quale da un anno e mezzo si trascinano chiusure anticipate la sera e interruzioni totali ad agosto), era prevista un’opzione di acquisto per 12 treni a 145 milioni. Niente affatto un orpello: con l’allungamento di 3,5 chilometri del percorso, sono indispensabili più convogli altrimenti la frequenza delle corse inevitabilmente diminuirà. Ma finora nessuno ha trovato le risorse necessarie.

In questo contesto si inseriscono i problemi della linea 2. A luglio è partita la gara per la prima tratta che però non sarà più la Rebaudengo- Politecnico ma la Rebaudengo- PortaNuova, con il taglio di due fermate. Motivo, anche qui, l’aumento dei costi per il caro materiali, che ha fatto salire l’importo dell’opera da 1 miliardo e 828 milioni a 2 miliardi e 490 milioni: la scelta è stata di far partire ugualmente la gara ma riducendo il percorso. L’assessore Bussalino spiega però di considerare «fondamentale l’arrivo di questa prima tratta al Politecnico».

Un’ipotesi che poi circola per la linea 2 è di riuscire a reperire risorse dai fondi non spesi sul Pnrr. Si vedrà.

Fonte: Repubblica