Strisce pedonali e piste ciclabili da ridipingere, ma non solo. Il movimento Fridays For Future ha realizzato un grande segno Zona 30in piazza Palazzo di Città e portato lo striscione «Tre anni di inazione, Comune sveglia!» a conclusione della pedalata per chiedere alla città una maggiore attenzione alla crisi climatica, a partire dall’inquinamento dell’aria, verde pubblico e trasporti pubblici.

Come sempre di venerdì, gli attivisti per il clima hanno organizzato nel pomeriggio una biciclettata dal Valentino a piazza Palazzo di Città per finire con un presidio sotto alle finestre del Comune. Una quarantina di giovani e meno giovani ha girato per le strade della città in bici, facendo tappa nei controviali con le piste sbiadite, dove la segnaletica orizzontale è sparita, alla Gtt di corso Tortona e alla Smat. Una «Future parade», corteo per la mobilità, scortata dai vigili in moto, per chiedere più sicurezza per chi si sposta sulle due ruote. Una scelta che non inquina, non fa rumore e contribuisce a togliere auto dalle strade. A costo zero, a impatto zero.

Nei giorni scorsi avevano inviato una lettera all’assessora Chiara Foglietta, responsabile transizione ecologica e mobilità, per denunciare la situazione di strisce pedonali e piste ciclabili «in buona parte sbiadite e in molti casi quasi invisibili. Si tratta di una questione di vita o di morte per i molti utenti della strada come pedoni e ciclisti che hanno bisogno di spostarsi in sicurezza, senza rischiare di essere investiti dalle auto». L’assessora riceverà gli attivisti venerdì 14 marzo, in vista dell’incontro il movimento sta organizzando per venerdì 7 marzo un’assemblea pubblica che servirà a fare il punto su tutte le questioni aperte. «In tre anni e mezzo di amministrazione non si è fatto abbastanza – denuncia il movimento -, la crisi climatica avanza ed è fondamentale che il centrosinistra, che governa la Città, decida se vuole stare davvero dalla parte della transizione ecologica».

Alla pedalata e al presidio sotto le finestre del Comune hanno partecipato ToRoller, Legambiente, comitati per il verde pubblico, Pellerina, Meisino, corso Belgio, Artiglieri di Montagna, Fiab Torino Bike Pride. «Siamo delusi e arrabbiati perché vengono approvati progetti che riducono il verde pubblico, lo smog continua a uccidere centinaia di persone, le ondate di calore colpiscono le persone più fragili – ha detto Carlo dei Fridays -. I fondi pubblici andrebbero investiti in progetti che riducano le emissioni e favoriscano la mobilità, è una questione di priorità».

fonte: Corriere.it