Torino ha ricevuto la label della Missione europea “100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030” a Strasburgo al Parlamento europeo, per l’impegno verso la neutralità climatica.

Un percorso iniziato il 31 gennaio 2022 quando la Città ha inviato la propria candidatura alla Commissione europea.

Selezionata il 28 aprile dello stesso anno, Torino ha avviato un lungo percorso che ha portato alla definizione di un “contratto sul clima” sottoscritto con l’Europa dalla Città di Torino, insieme alla Città metropolitana, alla Regione Piemonte, al Politecnico di Torino, all’Università degli Studi di Torino e a Camera di Commercio, con 16 main partner (GTT, Iren, Smat, InfraTo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, CSI Piemonte, 5T, Arpa Piemonte, ATC, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Reale Group, Cassa Depositi e Prestiti, Sagat, Italgas) e 60 supporter.

“L’obiettivo -aggiunge l’assessora Chiara Foglietta – è una riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2 per il 2030 rispetto ai valori del 2019 attraverso misure che avranno anche un effetto strutturale sulla riduzione dell’inquinamento e sul miglioramento della qualità dell’aria, risultati per raggiungere i quali Torino ha avviato un processo inclusivo e collaborativo”.

Attraverso il percorso di co-progettazione e il supporto scientifico del Politecnico di Torino con il laboratorio EST@energycenter, che ha portato anche alla progettazione e all’implementazione di una piattaforma informatica web-based CLICC, è stato infatti definito un insieme di 31 macro-azioni, intese non come specifici interventi puntuali, ma come azioni strategiche di ampio respiro in grado di incidere significativamente sul sistema urbano complessivo, determinando effetti rilevanti sul bilancio delle emissioni di Torino. Per ciascuna macro-azione sono stati individuati possibili co-benefici in diversi ambiti, dal miglioramento della qualità dell’aria alla lotta alla povertà energetica e alle disuguaglianze sociali fino ad importanti ricadute positive sulla salute.

Riunite in 5 aree – Edifici e Industria, Trasporti, Rifiuti, Energia, Forestazione Urbana – delle 31 macro-azioni, 27 fanno riferimento a misure di mitigazione determinando una riduzione stimata delle emissioni del 66,7% rispetto a quelle dell’anno base 2019, le altre 4 compensano il 55,4% delle emissioni residue, corrispondenti al 18,5% della baseline del 2019. Complessivamente al 2030 è attesa una riduzione del 85,2%, una forte riduzione delle emissioni che permetterà alla Città di avvicinarsi il più possibile all’obiettivo della neutralità climatica.

Insieme ad altre 376 città europee, Torino ha inviato la sua candidatura il 31 gennaio 2022 e ricevuto risposta positiva il 28 aprile dello stesso anno. In Europa sono state in tutto 100 le città scelte, di cui altre otto in Italia (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma).