Gtt — tra i capofila dei due progetti di ricerca finanziati con i fondi europei per lo sviluppo di una mobilità connessa e automatizzata — ha faticato più del dovuto per trovare una compagnia assicurativa interessata a prendersi carico del rischio di possibili danneggiamenti provocati da quella che, a prima vista, assomiglia a un incrocio (pericoloso) tra una vecchia monovolume e una golf car.

Arrivata a dicembre e custodita al deposito Nizza, la navetta di Ohmio Lift, come l’azienda produttrice della Nuova Zelanda, si prepara a scendere in strada per la prima volta a febbraio. Parliamo di un veicolo a guida autonoma pensato per trasportare 8 persone. Per cominciare sarà messo alla prova nella zona degli ospedali. Con l’obiettivo di spostarlo poi al campus Einaudi, dove dovrebbe entrare in servizio la prima linea cittadina di trasporto pubblico senza autista.

Dalle parti degli uffici Gtt di corso Turati fanno gli scongiuri, con la speranza di evitare l’epilogo dell’ultima sperimentazione della guida autonoma annunciata e poi — letteralmente —fallita. Era il 2022, il Comune, l’azienda di trasporto pubblico, la fondazione Links e i loro partner lanciarono autTonomo, progetto pilota volto a introdurre nelle strade cittadine un minibus a guida autonoma.

I due shuttle, acquistati allora da un’azienda francese che poi ha portato i libri in tribunale, avrebbero dovuto correre lungo i due chilometri di percorso tracciato tra gli ospedali Molinette, Sant’Anna e Cto. Ma la sperimentazione, fiaccata da alcuni problemi tecnici e poi burocratici, si era chiusa con un nulla di fatto. Ora, però, è tempo di ripartire.

Sul sito di TorinoCity Lab, il dipartimento per l’innovazione di Palazzo Civico è stato pubblicato il primo bando per «Call for Testing» del programma ToMove. In palio, ci sono finanziamenti per startup e pmi da 160 mila euro. «Con questo progetto, la Città, insieme ad alcuni partner strategici del territorio, vuole immaginare e testare tecnologie e nuovi scenari di servizio che possano rendere lo spostamento a Torino più efficiente, sostenibile, sicuro e flessibile», spiega l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta.

ToMove vede la collaborazione tra l’assessorato ai Trasporti, l’Università, il Politecnico, la Fondazione Links, 5T, la Fondazione Piemonte Innova e Gtt. Mira a «mettere a terra» il lavoro di In2ccam, un altro progetto europeo per instradare, entro il 2025, nell’area del campus Einaudi, una navetta a guida autonoma. All’interno vi saranno otto posti a sedere e a bordo potranno salire utenti sperimentatori.

La navetta percorrerà un «anello» attorno al polo di Unito. Tragitto di sei fermate in via di sviluppo con la progettazione dell’infrastruttura tecnologica, parliamo di videocamere e sensori chiamati a dialogare con il mini-bus. La sperimentazione durerà sei mesi ed è finanziata con risorse dal fondo complementare del Pnrr.

fonte: Corriere.it