Le occupazioni abusive da parte degli automobilisti di corsie riservate ai mezzi pubblici sono scese del 93%. I tempi di percorrenza di tram e bus sono scesi fino a un 20%. L’assessora Chiara Foglietta ieri pomeriggio ha elencato in Sala Rossa tutti i benefici della priorità semaforica attivata lungo il percorso della linea 5 e dell’accensione delle telecamere anti-furbetto installate per evitare che le auto dei torinesi rallentassero i mezzi Gtt.
Palazzo Civico vuole andare avanti su questa strada. E ora metterà la priorità semaforica anche sulle linee 55, 56, 13, e 10. Con questa, tram e bus potranno passare prima delle auto dando un’ulteriore marcia in più al servizio.

Il bilancio dell’amministrazione sull’uso di questi strumenti è in generale positivo. Il grosso del lavoro lo hanno fatto soprattutto le telecamere più che la priorità semaforica: i tre occhi elettronici messi in corso Vittorio Emanuele, i tre in largo Orbassano e i tre in corso Potenza e corso Orbassano, angolo strada del Portone. Le telecamere hanno abbattuto, in questi primi mesi del 2025, i transiti impropri sulle corsie riservate, passati dai 12.350 al giorno di novembre scorso agli appena 886 di questo maggio. « Si tratta per lo più di telecamere installate per far rispettare un divieto già esistente da anni – ha spiegato l’assessora –. Solo l’accensione di quelle di corso Potenza ha portato anche al passaggio da corsia di cortesia a corsia riservata nel tentativo di migliorare la velocità dei mezzi».
Le multe hanno avuto lo sperato effetto. « Il corretto utilizzo delle corsie preferenziali è essenzialeper garantire più efficienza al servizio pubblico e incentivarne l’uso riducendo la congestione del traffico » , ha proseguito Foglietta. A suo parere anche il traffico privato risulta più regolare «in assenza delle manovre di cambio corsia effettuate dai trasgressori per superare i mezzi pubblici in transito sulle corsie riservate».

Su corso Sommeiller, invece, l’assessora, parla ancora di sperimentazione in itinere della corsia preferenziale. L’ipotesi di accensione delle telecamere in questa strada aveva prodotto numerose critiche perché, soprattutto nei primi giorni, il solo allungare le strisce che la delimitano aveva creato ingorghi. I tempi? «Appena avremo i dati decideremo il da farsi » .

Fonte: Repubblica