Mancano i soldi (450 milioni di euro) per arrivare con il primo tratto della Metro 2 fino al Politecnico. E mancano i soldi — altri 250 milioni — per realizzare la diramazione che dovrebbe portare i treni da Barriera di Milano a Settimo e San Mauro. Per questo, «per non tagliare fuori la zona Nord per i prossimi vent’anni», la prima cittadina settimese Elena Piastra lancia un’idea: «Ragioniamo subito su una alternativa low cost, su una linea che anziché essere interrata, passi in superficie come avviene in molte altre città europee, Parigi compresa».
Sindaca Piastra, il commissario per la Metro 2, il professor Bernardino Chiaia, è stato chiaro: in questa prima fase verrà predisposto il cosiddetto «sfiocco» che in futuro permetterà la diramazione, ma per il momento ci si fermerà lì…
«Ero presente, quando l’ingegner Chiaia ha risposto sulla questione. Io comprendo il problema economico, ed è per questo che, come sindaci della zona Nord, chiediamo di sederci subito attorno a un tavolo, per valutare eventuali alternative. Questo è un treno che non possiamo perdere…».
«Non possiamo permetterci di restare esclusi, questo ci danneggerebbe. Anche la cintura Nord, non solo quella Ovest, toccata dal prolungamento della Metro 1, necessita di infrastrutture. I nostri cittadini hanno bisogno di alternative sostenibili alla mobilità privata, e questo andrebbe a vantaggio di tutti, riducendo la congestione anche di Torino».
«Così come nella gara di appalto in preparazione per fine anno, sarà prevista come opzione il prolungamento da Porta Nuova al Politecnico, credo che si debba sin da subito opzionare la progettazione esecutiva della diramazione per Settimo-San Mauro. Immaginando una alternativa, un tracciato anche non interrato, che però garantisca una offerta di mobilità ai cittadini della zona Nord».
Fonte: Corriere.it