Procede l’illustrazione del piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), che delinea le strategie di mobilità tra Venezia e la terraferma nei prossimi dieci anni. Gli uffici comunali hanno già esposto in passato il programma di massima, che ha obiettivi chiari: agevolare gli spostamenti dei cittadini soprattutto con mezzi pubblici, ridurre traffico e inquinamento nei centri urbani, creare vie di collegamento tra la città storica e Mestre alternative al ponte della Libertà.

Il piano dovrebbe svilupparsi attraverso l’attivazione di nuove fermate della ferrovia (via Olimpia, Gazzera, Marocco, San Giuliano/Pili), con conseguente aumento della frequenza delle corse, oltre che con l’implementazione di sistemi Brt (bus rapid transit), un ibrido fra tram e bus, lungo quattro direttive: Riviera del Brenta-Marghera, Miranese, Castellana, Orlanda-aeroporto; inoltre si ipotizza la realizzazione di terminal intermodali terra-acqua a Tessera, a San Giuliano/Pili e a Fusina che permetterebbero, appunto, di creare nuovi collegamenti con Venezia. Scopri di piùContenuto Sponsor
Un ruolo primario è svolto dal progetto Rfi della nuova stazione di Mestre, di cui il Pums integra le funzioni nella rete della mobilità locale prevedendo una suddivisione dei transiti sui due fronti: su quello di Marghera l’interscambio con i bus extraurbani e turistici, su quello di piazzale Favretti le fermate dei bus urbani.

Oltre alle linee guida per il trasporto pubblico locale il Pums propone soluzioni per migliorare i collegamenti pedonali e ciclabili, ma anche gli spostamenti in automobile: in città sono previste 18 nuove rotatorie per togliere i semafori e ridurre le code lungo strade particolarmente trafficate come corso del Popolo, Terraglio, viale Ancona e Rampa Cavalcavia. Per tutto questo, una volta approvato il documento definitivo, andranno trovati i finanziamenti.

fonte: Venezia today