Alle ore 16, termine di efficacia del provvedimento, si sono registrati 21.703 pagamenti per la giornata, di cui 11.748 a 5 euro e 9.955 a 10 euro. In relazione alle categorie degli esenti, pur con obbligo di registrazione, sono oltre 40.000 quelli perché soggiornanti in struttura ricettiva all’interno del Comune di Venezia e tenuti al pagamento della tassa di soggiorno, mentre i lavoratori, dipendenti o autonomi, sono a quota 4.300. I proprietari di immobili non residenti, esenti perché pagano l’IMU, sono circa 2.900, cui si aggiungono altri 947 locatari.

A quota 19.213 le verifiche effettuate sui QR-code da parte del personale dedicato. Tutte le operazioni, sono state coordinate sul campo da una task force congiunta Comune di Venezia e Vela supportata da 90 steward a cui si aggiungono i verificatori e gli agenti di Polizia locale. Ad oggi, circa 300 i verbali emessi, che potranno trasformarsi in sanzioni dopo le verifiche successive.

Il Contributo è iniziato con un primo blocco unico dal 18 aprile al 4 maggio, che terminerà domani, per poi proseguire nei weekend a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17,18 ,23,24,25 e 30,31), giugno (1,2 e 6,7,8 e 13,14,15 e 20,21,22 e 27,28,29) e luglio (4,5,6 e 11,12,13 e 18,19,20 e 25,26,27).

Rispetto all’anno scorso, il Contributo di accesso è di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno dal proprio arrivo mentre sarà di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente alla visita. Il “cuore del sistema” è la piattaforma multicanale e multilingua, realizzata da Venis Spa.
La riscossione avviene direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app raggiungibile all’indirizzo https://cda.ve.it accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli.