Nel corso dell’anno corrente, il Reparto Motorizzato del Corpo di Polizia Locale del Comune di Venezia, ha posto in essere una serie di servizi specifici per reprimere le condotte illecite dei conducenti di monopattini elettrici. Un tema sottolineato anche dal sindaco Luigi Brugnaro durante le sue uscite notturne nelle zone più “calde” della città, nel corso delle quali  aveva chiesto al Corpo una attenzione maggiore anche su cicli e motocicli: “Basta bici attaccate a pali e appoggiate in giro, o abbandonate. Basta gente che gira senza luci e fari spenti, sarà fermata e multata”.

L’attività, focalizzata sul centro di Mestre, è stata espletata principalmente con l’utilizzo di motoveicoli di istituto, con servizi appositamente organizzati.

In particolare, i controlli di polizia stradale sui monopattini sono stati effettuati in funzione educativa, oltre che repressiva, delle condotte irregolari: infatti gli agenti hanno potuto dialogare coi conducenti più giovani, spiegando la pericolosità dei comportamenti tenuti.

La condotta illecita più spesso rilevata è stata quella della guida con trasporto di passeggero a bordo del monopattino, seguita dalla mancanza di luce frontale accesa in orario serale e dalla guida recando intralcio e pericolo alla circolazione dei pedoni quale la circolazione nei sottoportici.

I soggetti maggiormente sanzionati sono ragazzi fra i 20 e i 25 anni, soprattutto residenti in città, ma anche minorenni. Sul piano sanzionatorio, nel corso del 2024, sono già state verbalizzate 26 violazioni alle norme della Legge n. 160/2019 e del Codice della Strada.

“Un’attività quella della nostra Polizia locale finalizzata al rispetto del Codice della strada e a garantire la sicurezza – spiega l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce – Questi mezzi molto spesso vengo usati in modo inadeguato creando pericolo sia per chi li conduce sia per chi può trovarseli di fronte all’improvviso. E’ importante quindi educare al corretto utilizzo di questi monopattini che, come dimostrano i dati,  vedono soprattutto i giovani e giovanissimi tra i principali fruitori, ma che sono poco consapevoli dei rischi per la circolazione”.