I rischi e i bisogni delle giovani generazioni sono stati al centro del convegno pubblico La tutela dell’ambiente viaggia su due ruote che si è svolto nel fine settimana a Milano.
Un momento di confronto a cui hanno partecipato i rappresentanti delle 180 FIAB locali arrivati di tutta Italia, animato da diverse voci – medici, esperti di clima, amministratori pubblici – per riflettere sulla trasformazione delle nostre città e sui rischi reali legati alla crisi climatica, con l’obiettivo di stringere alleanze e trovare strategie per affrontare l’urgente transizione ecologica, sfruttando l’enorme potenziale offerto della bicicletta, che fa bene all’ambiente e alla vita delle persone.
Chiara Ricci, direttrice dell’Ufficio Sostenibilità e Climate Change di UNICEF Italia – che dallo scorso anno collabora con FIAB per promuovere i diritti dell’infanzia legati al tema della salute e della sostenibilità ambientale – ha spiegato come “la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini e degli adolescenti, più vulnerabili e più colpiti anche se sicuramente i meno responsabili delle cause del cambiamento climatico”. Secondo il report sul climate change di UNICEF, infatti, un miliardo di bambini nel mondo vive in paesi ad altissimo rischio e il 99% di tutti i bambini è esposto ad almeno uno dei principali rischi, shock o stress climatici e ambientali.
Nel presentare il rapporto tra bicicletta e salute e i co-benefici per le persone e l’ambiente, Paolo Crosignani di ISDE Italia (International Society of Doctors for the Environment) ha invece spiegato come i benefici per la persona che si muove in bicicletta o a piedi anche in aree particolarmente inquinate non vengono meno se questa attività non supera i 90 minuti al giorno.
Il tema dello spazio pubblico è stato messo in risalto da Marco Mazzei, consigliere del Comune di Milano, una città ancora ricca di contraddizioni ma alle prese con un’importante e urgente trasformazione nella ripartizione dello spazio pubblico tra auto e persone, evidenziato anche nella prima campagna di sensibilizzazione pubblica ‘Conquistiamo il nostro spazio’, che valorizza le necessità di chi pedala, gioca, cammina, si muove con i mezzi pubblici. Un primo esempio concreto riguarda la realizzazione delle prime “piazze aperte per le scuole”, ovvero aree davanti agli istituti scolastici che sono state sottratte alle auto e trasformate in spazi di socialità.
“Il nostro convegno pubblico lascia sicuramente un segno nella città di Milano dove FIAB ha la sua sede nazionale e dove abbiamo voluto portare alla ribalta temi di grande attualità per la mobilità sostenibile e l’ambiente in un momento storico in cui la recente approvazione del Codice della Strada porta l’Italia indietro di 40 anni rispetto ad altri paesi europei – ha detto concludendo i lavori il presidente di FIAB Alessandro Tursi. – L’assenza, nel nuovo Codice della Strada, di provvedimenti per la riduzione della velocità, che è tra le prime cause di morte sulle strade, è tra le principali criticità condivise dalle altre associazioni ambientaliste, per la mobilità sostenibile e dei familiari delle vittime sulla strada”.
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