L’Italia si è impegnata a più che dimezzare le proprie emissioni entro il 2030, per portarle a zero entro metà secolo. Ma le emissioni dei trasporti continuano a crescere: più auto private, più merci su strada. Le soluzioni per decarbonizzare i trasporti ci sono: riequilibrio modale a favore del trasporto pubblico e della mobilità attiva, riduzione dei veicoli privati e loro elettrificazione. La sfida vera è ripensare completamente in modo in cui ci muoviamo nelle nostre città, superando la centralità dell’automobile privata e dei combustibili fossili. Per farlo non abbiamo decenni, ma pochi anni.
Nel rapporto Mobilitaria 2023 elaborato da Kyoto Club in collaborazione con Clean Cities Campaign, sono stati definiti un set di target “europei” da raggiungere al 2030 in termini di mobilità sostenibile e decarbonizzazione, e conseguentemente si quantifica il divario tra la mobilità nelle nostre città oggi e l’obiettivo di almeno raggiungere questi standard.
Nel 2023 abbiamo analizzato in particolare i comuni capoluogo di città metropolitana: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Nel rapporto Mobilitaria 2024 sono stati analizzati anche i comuni di Bergamo, Padova, Parma e Prato, ed aggiornato gli indicatori, evidenziando gli “avanzamenti” e “arretramenti” rispetto all’anno precedente.
In seguito all’aggiornamento dei dati ISTAT al 2022 abbiamo elaborato la nuova stima di questo “indicatore di divario” pubblicandola nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile dove sono disponibili i grafici con la situazione del divario con il confronto fra le 18 città monitorate e quelli relativi alle singole città: Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Prato, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia.
Rispetto all’indice sintetico utilizzato per il rapporto Mobilitaria 2024, con l’aggiornamento dei dati al 2022 per la mobilità elettrica si è preferito utilizzare il dato della diffusione delle auto elettriche (indicatore più diretto del proceso di elettrificazione del parco veicolare privato) rispetto a quello dei punti di ricarica esistenti.
L’indice sintetico è da considerarsi comunque “provvisorio” in attesa degli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente dei dati relativi all’impatto sulla salute umana dell’inquinamento atmosferico nel 2022 ancora non disponibili