Continuiamo la serie di interviste ad amministratori locali che si occupano della mobilità nelle città monitorate dall’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile, a seguito delle elezioni amministrative e/o di ricambi nelle posizioni di governo (Intervista al neo Assessore alla Mobilità di Cagliari, Intervista all’Assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, Intervista a Marco Berlanda, Assessore alla politiche della mobilità, sviluppo della rete di trasporto pubblico locale, Intervista a Valentina Orioli, già Assessora alla Mobilità del Comune di Bologna, Il Vicepresidente ANCI con delega alla mobilità risponde alle nostre domande su tutti gli aspetti della tematica, Intervista al neo-Assessore alla Mobilità di Bologna Michele Campaniello).
Questa volta abbiamo incontrato nel suo ufficio Cristina Sanzò, Assessora alla Mobilità ed al Bilancio, della Giunta comunale di Prato, guidata da Ilaria Bugetti, in seguito alle elezioni amministrative del giugno scorso.
Iniziamo la nostra conversazione proprio partendo dalla ripartizione delle deleghe. L’Assessora precisa che le competenze relative alle piste ciclabili ed alla ecomobilità sono state assegnate all’Assessore alla Transizione ecologica. D’altra parte nell’ambito della collegialità della Giunta – Cristina Sanzò nella precedente Giunta guidata da Matteo Biffoni ricopriva l’incarico relativo alla “Città curata” – ricorda “le scelte fatte dall’Amministrazione pratese per potenziare la rete delle piste ciclabili, utilizzando anche i fondi messi a disposizione dal PNRR, che già hanno visto un significativo sviluppo (confermato dai dati ISTAT 2022 presenti nell’Osservatorio – vedi grafico a lato n.d.r.), che continuerà nel corso di questo mandato con nuove ulteriori ciclabili e con la “ricucitura” della rete, realizzando interconnessioni fra quelle già esistenti.”
Come evidenziato nel corso della presentazione delle linee programmatiche della nuova Amministrazione, nel dicembre scorso, un impegno centrale di questo mandato, sottolinea Cristina Sanzò “è l’aggiornamento del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS)” – che era stato approvato nel 2017 -. “Il PUMS è lo strumento strategico a disposizione del Comune per mettere a punto gli obiettivi che intende realizzare, e – l’Assessora però pone l’accento sul fatto che – questi devono tenere conto dei dati, cioè delle informazioni sull’attuale sistema di mobilità, di come le persone si spostano, con quali mezzi e su quali relazioni, come ci si reca al lavoro e nei luoghi di studio. L’Amministrazione ha già affidato gli incarichi per la redazione del quadro conoscitivo, che dovrebbe essere disponibile entro la prossima estate. Successivamente si svolgerà la fase di confronto con la città, assicurando la partecipazione dei cittadini, delle associazioni, delle categorie economiche, per poi elaborare il documento di sintesi di revisione del PUMS vigente entro la fine dell’anno.”
D’altra parte, alcune scelte relative al sistema della mobilità sono già state compiute dall’Amministrazione, in continuità con quella precedente. L’Assessora pone con forza l’accento sul progetto di metro-tranvia, con un primo lotto per collegare la Stazione centrale FS di Prato con Campi Bisenzio e quindi un secondo lotto per raggiungere Firenze. Pochi giorni fa il Presidente della Regione Toscana con i Sindaci di Prato e Campi Bisenzio hanno presentato la proposta di primo lotto per il quale la Regione ha già stanziato i finanziamenti per la redazione del progetto e che è stata inserita fra le richieste della Toscana di finanziamento da parte del MIT.
La Sanzò evidenzia come questa costituisca una “scelta strategica essenziale, una scelta storica per Prato. A luglio appena insediate con la Sindaca Bugetti siamo subito andate in Regione e concordato con il Presidente Giani l’impegno per la progettazione della metro-tranvia. Si tratta di una nuova visione del trasporto per la città, in quanto intende realizzare una infrastruttura su ferro per la mobilità, che assicurerà il collegamento cruciale con l’area fiorentina, ma che costituirà anche la prima linea cittadina. L’intenzione è quella di inserire nel PUMS ipotesi di sviluppo ulteriori della rete tranviaria per l’ambito urbano, favorendo un sistema intermodale della mobilità.”
L’Assessora mostra con chiarezza che il proprio approccio non è quello, purtroppo molto diffuso, di lavorare solamente nell’ottica di ottenere risultati nel proprio mandato amministrativo. Cristina Sanzò è ben consapevole che l’impegno per realizzare una infrastruttura di mobilità su ferro richiederà molti anni per essere concretizzata (l’esperienza fiorentina di successo insegna).
Tuttavia, “Un amministratore deve lavorare con una visione di lungo periodo, con coraggio e determinazione, nell’interesse generale della propria comunità, compiendo scelte i cui effetti positivi potranno essere fruiti dai cittadini anche fra diversi anni.”
Il nostro Paese purtroppo ha un deficit di infrastrutture di mobilità urbana da colmare rispetto alle altre realtà europee (come ricorda ogni anno il rapporto Pendolaria di Legambiente).
“Sarebbe necessario per colmarlo un adeguato Fondo statale permanente per il finanziamento di queste opere, che dia certezza e continuità ad interventi che sono necessariamente di lungo periodo” (come ha sottolineato anche nella recente intervista rilasciata all’Osservatorio dal Vicepresidente ANCI Vito Parisi).
Sul versante del trasporto pubblico su gomma Sanzò ricorda “l’impegno della precedente Amministrazione, condiviso da quella attuale, per assicurare il totale ricambio del parco autobus con mezzi elettrici utilizzando anche i fondi del PNRR, in accordo con la Regione e con il gestore (vincitore della gara regionale n.d.r.) Autolinee Toscana (AT). Dopo i primi 4 mezzi elettricipresentati nel novembre scorso, nel corso del 2025 arriveranno a Prato altri 13 autobus elettrici, alcuni dei quali anche più piccoli come lunghezza, adeguati anche alle strade del centro cittadino”.
Sulla gestione del trasporto pubblico “il Comune sta collaborando con AT e con CAP (quest’ultima è la “storica” azienda di trasporto cittadino che attualmente gestisce il trasporto scolastico n.d.r.), con un tavolo di coordinamento. E’ importante che l’offerta di trasporto pubblico (TPL) risponda alle esigenze che emergono dai territori, se non si assicura un servizio competitivo questo per forza andrà sempre peggio. Anche l’Amministrazione deve fare la sua parte realizzando percorsi preferenziali che diano priorità al trasporto collettivo, assicurando così una maggiore regolarità e rapidità del servizio. Per le zone a domanda debole si potrà pensare anche a modalità diverse di trasporto collettivo, come ad esempio i servizi a domanda.”
“Per poter sviluppare una prospettiva di mobilità sostenibile, per ridurre l’inquinamento atmosferico e il numero di veicoli privati in circolazione, occorre assicurare alternative competitive di spostamento, a partire dalla mobilità casa-lavoro e casa-scuola. Quanto detto sinora rispetto al trasporto pubblico, insieme all’impegno per lo sviluppo della mobilità attiva, va appunto in questa direzione.
Per quanto riguarda la Zona a Traffico Limitato sono in corso riflessioni, così come sulla sosta. Vorremmo lavorare alla pedonalizzazione di alcune piazze, come indicato nel programma elettorale, per renderle maggiormente fruibili. Vorremmo però arrivare ad assumere decisioni su questi temi dopo un percorso partecipativo che coinvolga i residenti, che giustamente chiedono migliori condizioni di vivibilità, e coloro che ci lavorano, come i commercianti, che devono poter svolgere le proprie attività nelle condizioni migliori.
Ogni cambiamento incontra delle resistenze; le novità vanno accompagnate, favorite con un continuo dialogo e con interventi che le favoriscano, rendendole accettabili da parte della parte più ampia possibile della popolazione.
L’Amministrazione è anche impegnata in alcune importanti realizzazioni relativamente alla viabilità, che è essenziale in una realtà come quella pratese a vocazione industriale e con caratteristiche policentriche.
Essenziale sarà la realizzazione del sotto-attraversamento nella zona del “Soccorso” per superare la “strozzatura” della Circonvallazione Est-Ovest esistente; è in corso l’appalto integrato e nei prossimi mesi inizieranno i lavori che dureranno circa 3 anni. Si tratta di un’opera di cui si è discusso molto e che ora arriva in dirittura d’arrivo e che risolverà problemi di viabilità ed al contempo riqualificherà la zona.
Altri interventi la cui realizzazione sarà avviata nel corso di questo mandato amministrativo saranno il nodo di Capezzana, lungo la Circonvallazione Nord-Sud, ed il raddoppio del Ponte “Lama” sul fiume Bisenzio, nell’ambito dei lavori per la terza corsia autostradale fra Firenze e Pistoia.
Questi tre interventi sulle infrastrutture viarie assicureranno miglioramenti davvero importanti per la circolazione stradale sulla quale transitano anche moltissimi mezzi pesanti, come è ovvio in una realtà, come dicevo, ancora a vocazione industriale.”
Parlare di mobilità privata inevitabilmente porta la conversazione sul tema della sicurezza stradale e sulla velocità che troppo spesso è la causa di incidenti.
“Intendiamo lavorare per favorire una maggiore sicurezza per gli utenti più deboli della strada, in particolare i pedoni ed i ciclisti, ma pensiamo che non siano sufficienti “semplici” provvedimenti di limitazione della velocità, magari che non si riesce neppure a controllare per la limitatezza delle risorse a disposizione. Occorre intervenire per creare le condizioni perché questo accada, ad esempio con passaggi pedonali rialzati, ma anche con una cartellonistica adeguata e che davvero richiami l’attenzione e sensibilizzi gli automobilisti a comportamenti più prudenti. Crediamo davvero che ci sia una “questione culturale” su cui lavorare. Ad esempio per quanto riguarda le “bike lane”, il tracciare con una semplice striscia la corsia stradale, senza proteggere i ciclisti (come con le piste ciclabili) costituisce prima di tutto un “richiamo visivo” al fatto che sulla strada si muovono anche altri mezzi, come le biciclette, oltre alle auto, e che di questo i conducenti devono tenerne conto.”
Un altro ambito di intervento su cui ci si sta muovendo a Prato è lo sviluppo di linee di Pedibus, “in collaborazione con Legambiente stiamo incrementando le esperienze esistenti, penso che si tratti di un momento ludico e di crescita collettiva, di vero e proprio insegnamento civico, da valorizzare al massimo. Penso che sia anche importante il coinvolgimento attivo dei genitori, niente è più istruttivo che provare direttamente l’importanza di costruire un percorso pedonale casa-scuola sicuro. In questo modo si interiorizza davvero il “punto di vista” del/della bambino/a pedone. Stiamo anche partecipando ad alcuni bandi, anche europei, per finanziare la realizzazione di possibili strade scolastiche, dove esistono le condizioni per poterle attuare.”
Concludiamo la conversazione con l’Assessora Cristina Sanzò, che ci ha dato davvero la sensazione di una amministratrice tranquilla ma molto determinata che porterà avanti con concretezza gli obiettivi descritti, parlando di mobilità condivisa.
Attualmente l’unico servizio esistente è quello di monopattini elettrici. L’Assessora esprime l’intenzione di favorire “la creazione di servizi per l’uso di biciclette a pedalata assistita, un mezzo di trasporto sostenibile ed alla portata di tutti.”