La Città Metropolitana di Napoli ha adottato con Deliberazione sindacale n. 208 del 27 ottobre 2022 la propria proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) che include anche il Biciplan. Il Consiglio metropolitano il 24.11.2023 ha approvato il PUMS e la proposta alla Conferenza metropolitana per l’acquisizione del parere di competenza con delibera n.169/2023; l’Assemblea metropolitana ha approvato definitivamente il PUMS il 28.12.2023. Ad agosto 2021 la Giunta comunale ha adottato il PUMS quindi sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, che comprende una ulteriore fase di consultazione e partecipazione in corso, dopo di ché potrà essere approvato in forma definitiva dal Consiglio comunale. (vedi sintesi)

Motorizzazione privata

Nel periodo 2017-2022 continua ad aumentare anche nel capoluogo campano il tasso di motorizzazione privata (auto/1000 abitanti), arrivando nel 2022 a quota 618 – alle quali si aggiungono 166 moto per mille abitanti –, cioè ogni 1000 persone ci sono 784 auto e moto; fra le 18 città monitorate dall’Osservatorio per questo indicatore Napoli risulta nella parte medio-alta delle città più motorizzate. Accordo con Telepass a giugno 2024 per l’integrazione del servizio di acquisto dei biglietti del trasporto pubblico locale gestito dal consorzio “UnicoCampania” – che permette l’acquisto di biglietti su autobus, tram e metropolitane – tramite le app Telepass e Telepass Pay X in tutti i capoluoghi di provincia della Campania: Napoli, Avellino, Benevento, Salerno e Caserta.

L’80% del parco veicolare privato ha più di otto anni di età e il 70%, una classificazione Euro 4 o inferiore. La città del Vesuvio ha il parco veicolare più vecchio ed inquinante fra tutte le 18 città monitorate dall’Osservatorio. 1,9 su mille le auto elettriche, anche per questo indicatore la città si colloca ultima sempre fra le 18 città monitorate.

Costituito anche a Napoli un Comitato per richiedere la città 30 km/h.

A marzo 2024 l’Amministrazione ha deciso l’attivazione delle ZTL per i Bus Turistici nelle Zone a Traffico Limitato “Centro Storico”, “Posillipo”, “San Martino” e “Toledo – Decumani – Carmine”.

Trasporto pubblico

Nel capoluogo campano erano presenti, nel 2022, 18,8 km di metropolitana, 16,7 km di tram e 18,5 km di filobus, ai quaòi si aggiungono le funicolari. Rispettivamente questi sistemi di trasporto su ferro contribuivano all’offerta di trsporto pubblico complessivo nelal misura del 50,8%, del 2,6%, del 2,4& e del 3,7%, mentre gli autobus per il 40,5%.

Da segnalare le varie iniziative che riguardano soprattutto il trasporto su ferro, che costituisce la componente essenziale per la città per una mobilità sostenibile:

In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico (1.647 milioni di posti/km) nel 2022, ancora ben al di sotto rispetto al 2019 (1.886 mln) ed assai lontani dall’offerta che veniva assicurata nel 2011 (2.822 mln). In rapporto al numero di abitanti, fra i comuni capoluogo di città metropolitana, si posiziona agli ultimi posti e, soprattutto, è stata la città – fra le 18 monitorate – che nel tempo ha avuto una maggiore riduzione del servizio offerto, meno della metà rispetto al 2005.

Gli autobus elettrici o ibridi elettrici costituiscono il 2,7% della flotta, complessivamente, invece, nel 2022, il 66% i mezzi conformi allo standard Euro 6. A settembre 2023 ANM S.p.a. (Azienda Napoletana Mobilità) ha indetto una gara per la fornitura di 253 autobus elettrici plug-in di diverse dimensioni, con opzione per altri cinquanta unità, e per la realizzazione degli impianti di ricarica nei depositi.

Mobilità attiva

Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2021, sono 19 km, pari a 0,2 chilometri ogni 10.000 abitanti, rispetto allo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 10 km / 10.000 abitanti. Con 4,4 km di ciclabili per 10.000 abitanti, il capoluogo campano si colloca ultima fra le 18 città monitorate, come la meno ciclabile di tutte.

Comunque alcuni interventi sono stati attivati: la nuova pista ciclabile di quattordici chilometri che metterà in collegamento Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, popolosi quartieri nella zona orientale di Napoli, di cui è stata affidata la progettazione e realizzazioneAdottata da KLM la ciclabile di via Nuova Agnano che si estende per due chilometri. Proteste dei cittadini per “piste ciclabili fantasma” occupate dalle auto e iniziative per chiedere strade scolastiche.

Per quanto riguarda le aree pedonali: nel 2022 la loro densità era di 33,4 mq per 100 abitanti, al settimo posto fra i 14 comuni capoluogo di città metropolitana come densità per abitante di pedonalizzazioni.

Mobilità condivisa

Sul piano della mobilità condivisa nel 2022 risulta essere presenti servizi di car sharing a flusso libero  (65) e bike sharing a stazioni fisse (84) ed a flusso libero (500) e di micromobilità elettrica in sharing (1.800).

Dopo tre anni l’azienda Helbiz da luglio 2023 ha ritirato la sua flotta di monopattini elettrici dalle strade di Napoli. Ad agosto 2023 Lime, l’azienda che gestisce il servizio di bike sharing in città, ha reso disponibile una nuova flotta di biciclette elettriche in zone di periferia come il Rione Don Guanella, a Miano, nel Rione Berlingieri e a Capodichino.Dal 1° giugno 2024, con il servizio in sharing di BIT Mobility, i monopattini in sharing sono torati di nuovo disponibili.

Sicurezza stradale

Oltre 2.300 gli incidenti stradali nel 2022 con 23 morti  e più di 3.000 feriti. Per numero di morti in rapporto alla popolazione Napoli è al terz’ultimo posto fra i 18 comuni monitorati. Incidenti mortali in aumento nel 2023, tanto da indurre il Comune ad agire.

I primi di giugno 2024 è iniziata l’istallazione di dossi rallentatori, le “strisce pedonali rialzate”, in alcune strade ritenute sensibili a causa dei gravi incidenti verificatisi, nel quadro dei 400 interventi da realizzare individuati a febbraio. Questi interventi sono stati decisi anche in relazione alle iniziative dei cittadini per denunciare situazioni di insicurezza, come il flashmob in corso Umberto o quello in via Foria.

Qualità dell’aria e impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico

I dati della qualità dell’aria mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile. Nel 2022 in ben 4 stazione stazione di monitoraggio su sei si è superato i limiti attuali (in totale a livello nazionale sono 16 le stazioni di monitoraggio che nel 2022 hanno superato il limite di legge) ed anche le due rimanenti hanno superato i valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana ed anche quelli previsti dalla nuova Direttiva Europea a partire dal 2030.

L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Ma i dati del 2021 non sono affatto tranquillizzanti, indicando ben 501 morti premature per l’esposizione a questo inquinante.

Il divario di Napoli rispetto a standard europei di mobilità sostenibile nel 2030

Napoli, fra le 18 città monitorate si posiziona al quint’ultimo posto, dopo Milano, rispetto al raggiungimento al 2030 dei target europei di mobilità sostenibile, ha comunque da fare per colmare il gap esistente rispetto in particolare ad alcuni obiettivi.

Tutte le notizie e i dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile relativi a Napoli